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[+] [Roma] 15 aprile 1929
Via Sette Sale, 22 Roma (2)
Caro dottore,
La grazia di Nostro Signore Gesù Cristo sia sempre con noi!
Ho ricevuto le sue lettere, - quella dell’11 corr. la ebbi qui, jeri.
Ho pure ricevuto lettere dalla sua ottima mamma.
Non ho risposto né ad essa né a lei, caro dottore,
non per mancanza di doveroso riguardo, ma perché mi pareva di dover pregare ancora,
prima di darle una risposta. Ora le dico in Domino di rimettersi completamente,
e in pace di spirito, a quanto le consigliano e il suo confessore e la sua mamma; -
e ciò scrivo, dopo avere ben ponderata anche la sua lettera. Avanti tranquillo!
Celebrerò la Santa Messa e farò pregare i miei orfani, - e continuerò
ad averla presente ogni qual volta salirò l’altare.
«Noi saremo sempre amici», - ripeto a lei le precise parole di conforto
che il Venerabile Don Bosco disse a me.
Le raccomando la preghiera, la frequenza dei Sacramenti, la divozione
a Maria Santissima, l’attaccamento al Papa e alla Chiesa.
La prego di far conoscere alla sua buona mamma che ho ricevuto le lettere
che mi ha scritto: le chiedo scusa di non averle risposto,
ma ho pregato per essa come per lei, caro dottore.
Io
sarò ancora a Roma dal al
21 corr., e mi tratterrò per qualche giorno.
Sono stato, venerdì scorso, a Santa Rita da Cascia, e ho avuto la consolazione
di celebrare all’altare della santa, ed ho ricordato lei particolarmente.
Se può, a mezzo del maestro dei Novizî, faccia sapere a Fra Camillo che ho ricevuto,
a suo tempo, la buona lettera che ha voluto mandarmi. Lo ringrazio: preghi per me:
sarà questa la più grande carità che potrà farmi. Non gli risposi per non disturbarlo,
e perché si distacchi da me e si attacchi santamente all’Ordine cui si è dato.
Lo conforto a perseverare e lo benedico. E benedico toto corde anche a lei,
caro Dottore, e le manderò la nostra Rivista Mater Dei.
Coraggio! Avanti in Domino.
Suo
Sac. Orione della D. P.
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