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[la lettera è stata scritta da terzi]


Copia conforme


         Tortona, il 26 dic.bre 1929


 Nobile e benefica signora,


 La grazia e la pace di Gesù Cristo Signor Nostro siano sempre

con la Signoria Vostra e la confortino in ogni giorno della sua vita.

 Assai mi spiace di non sapere scrivere in lingua spagnola,

onde prego la Signoria Vostra di volermi scusare. Tuttavia io sento il dovere di scriverle

direttamente, perché non mi bastava mandarla a ringraziare dai miei sacerdoti,

e ciò faccio, perché ella, nella sua intelligente bontà, si degni comprendere

tutto il mio grato animo verso di lei.

 E questo non solo per quanto così generosamente e con tanto spirito

di cristiana carità, ella, nobile signora, già ha elargito in beneficienza

pel maggior sviluppo dell’Opera, cui attendono i miei Religiosi della Divina Provvidenza,

al Collegio San José «Patronato de Obreros», ma anche per la sua buona disposizione

di voler donare alla Congregazione della Divina Provvidenza il terreno, che ella,

o munifica signora, possiede al Porto.

 Io ho tardato un po’ a rispondere per invocare lume da Dio; e poi anche perché

desideravo avere il gradimento di Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Arragone,

Arcivescovo di Montevideo, che dovevo vedere a Roma nei passati giorni.

E, infatti, io ho potuto, alcuni giorni prima del santo Natale, conferire a lungo

con Sua Eccellenza Mg.r Arragone e conoscere la opinione di Mg.r Arcivescovo

a proposito della offerta che la Signoria Vostra ci ha fatto; e gli ho detto

tutta la mia buona disposizione per crearvi un’Opera buona di cristiana e pubblica utilità,

che Sua Eccellenza Rev.ma ritenesse necessaria per quella località del Porto.

 Ora mi onoro di significare a Vostra Signoria distintissima che Sua Eccellenza

Mg.r Arcivescovo ne è rimasto contentissimo della sua offerta e mi ha detto di accettarla,

come io, profondamente grato a Vostra Signoria, nel nome di Dio, accetto con la presente

tale terreno.

 Sua Eccellenza, Mg.r Arcivescovo si è degnato darmi una larga benedizione

ed io umilmente prego Gesù Bambino che la benedizione passi dal mio capo

sul capo della Signoria Vostra verso cui esprimo tutta la mia riconoscenza: Iddio la paghi!

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Sempre la ricorderò nelle mie preghiere e farò pregare secondo le sue pie intenzioni.

 Il nome di V. Signoria dist.ma verrà registrato tra quelli dei nostri benefattori

più insigni; e l’Opera che si erigerà al Porto di Montevideo e tutto il bene che vi si farà

sia scritto dalla mano stessa di Dio nel libro della vita eterna a bene dell’anima

di Vostra Signoria e dei suoi cari.

 Voglia ella gradire la espressione più sentita della gratitudine mia

e della Congregazione dei figli della Divina Provvidenza, i quali insieme con me

le rinnovano vivissimi ringraziamenti e, sempre memori e grati, assicurano preghiere.

 Di Vostra Signoria Nobilissima con devoto ossequio.

 Obb.mo e Umile servitore in Gesù Cristo e nella Santa Madonna.


         Sac. Luigi Orione

         della Divina Provvidenza