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 [+]        [Tortona] 23 dic. 1932 A XI


 Caro sig.r avvocato e amico,


 Ero a Genova, e solo ora ricevo la lettera del caro Col. A. Arzani.

Ma voglia Voglia dire lei al comune e stimatissimo amico che io ci soffro assai

che egli si amareggi per me: ho dato e darò alla nostra Tortona tutta la miglior parte

della mia vita e il mio cuore, - e, quando ci sarà potremo incontrarci,

quanti pregiudizi cadranno.

 Di 100 10 dieci appunti, che egli mi ha fatto o mi fa, almeno 101 undici

non hanno alcuna base o ragione di essere. ne Ne citerò, per ora, uno,

che ancora mi incombe da anni, e pel quale ho sofferto e soffro assai, non poco,

e fui pur chiamato, qualche anno fa, davanti al Vescovo e ad una Commissione

di distinti cittadini presieduta dal vescovo.

 Il caro Col. A. Arzani non era presente, ma sapeva... e mandò un certo telegramma!..

 Si trattava del Tempio votivo. e questo Questo vostro povero prete era imputato

di fare opera disfattista, perché, dal 29 agosto 1918, aveva lanciato l’idea

e promosso il voto, - a San Bernardino e poi sotto le arcate della nostra cattedrale, -

di alzare un santuario a Colei che tutti gli afflitti invocano. a Maria,

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