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Buenos Aires, 20 luglio del 1937 XV
Eccellenza,
La prego di voler gradire l’invito al Piccolo Cottolengo di Claypole,
per domenica 25 c.
Sarà
un grande onore e
piacere per me e per tutti: buona parte dei ricoverati
sono nostri italiani.
È una istituzione ancora ai suoi primi passi, ma la Divina Provvidenza la dilaterà,
a
conforto di molti nostri
fratelli in X.sto.
Anche
a Santiago del Cile già
stanno sono tutto è
pronto gli edificî,
per
un Cottolengo cileno e vado in Italia per portare
mandare il personale occorrente.
È
un’ Il Cottolengo è opera che non fa chiasso, ma
che mantiene nome
e
spirito cristiano e italiano, e io
non lo ho taciuto fin dal primo giorno,
come risalterà a
codesta Ambasciata.
I
Quando il Duce è stato
fu a Torino, la prima visita fu è
stata fu al Cottolengo.
Mi
è Colgo volentieri l’occasione per inviare a Lei
Vostra Eccell. e a Sua Eccellenza
l’Ambasciatrice
le espressioni più sentite della più
alta mia devozione xxx
del
più profondo ri ossequio.
Molto devota
[c’è minuta]
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