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 [+]         [Tortona] 5 maggio 1938


 Caro avv.to e amico, [Farina]


 ho appreso con viva pena la sua indisposizione; spero che le cure

che le vengono fatte valgano a rimetterla, quanto prima, in salute, e formulo i migliori voti perché Iddio ce la conservi ancora lunghi e felici anni.

 Ho scritto a don Ghiglione che le presti ogni più affettuosa cura

e che avrò più che se fosse a me fatto, quanto egli farà per lei, caro sig.r avvocato.

 Io pregherò ogni giorno cercando di affrettare

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