V047T229 V047P239
[Tortona, li] 20 luglio 1938
M. Rev.do Signore,
La grazia di Dio e la sua pace siano sempre con noi!
Ho
ricevuto la Sua gradita
sua lettera del 17 c.,
m. e mentre mi
congratulo con lei
pel
santo desiderio suo di terminare la sua
vita in luogo sereno e di pace,
lontano dai rumori del mondo, mi è gradito significarle che ben volentieri la accoglierò
nella
Piccola Opera della Div.na Provv.za, quando ella
ottenga al Suo
mi
mandi un biglietto dell’Emint.mo
Suo Vescovo o di Mg.r Vicario Gen.le che
con
cui l’Ordinario diocesano dichiari
che Ella può che
è Sacerdote degno e che
attesti che ella è sacerdote degno e che le si concede di venire da noi,
lasciandole
tutte le facoltà
inerenti al Sacro Ministero.
Scriverei
io stesso, ma dovrei
potrebbero richiedermi la Sua
lettera,
della Sig.ria Vostra, come già mi capitò con altri vescovi, ed ella ben comprende
che
in essa vi c’è
qualche parola che forse non sarebbe conveniente mostrare.
Quanto
alle condizioni di
Le
condizioni sono: stare all’obbedienza e alla vita di Comunità, e
all’obbedienza
che
è poi la vita del buon sacerdote, e applicare missa
Missa pro mensa.
La Piccola Opera della Div.na Provv.za poi penserà a tutto
di che ella può abbisognare, sia da sano che da ammalato.
Se
Ella la Sig.ria
Vostra poi vorrà farsi religioso, della Div.na
Provv.za,
vero e proprio, cioè con voti, allora dovrà fare l’anno di Noviziato,
come vogliono i Canoni.
Venendo,
ella deve portare quei libri e biancheria che ha
avesse,
- e non le mancherà né lavoro né sante soddisfazioni.
Mentre assicuro preghiere perché Iddio tutto disponga pel meglio dell’anima
della
Sig.ria Vostra, - mi raccomando viv
sentitamente alla carità delle sue orazioni.
Di V. Sig.ria M. Rev.da fraternamente in X.sto
¨