V048T008 V048P008



[manca l’originale]


[copia dello stesso argomento si trova in V048T015 - Pag. 8]


[esiste una minuta, di tre fogli, non digitata]


 Beatissimo Padre,


 Vostra Santità conosce bene come fin qui abbia io continuato in quel posto

presso il Patronato Regina Elena che mi metteva nella possibilità di curare

la educazione cristiana degli orfani del terremoto. Quattro quinti di essi ho visto affidati,

con la grazia di Dio a religiosi o a suore.

 Ma ora l’opera si troverebbe paralizzata da nuove e più nemiche influenze

contro le quali dovrei in parte restare quasi inerte spettatore.

 Sarà aperto tra breve a Frascati un orfanotrofio femminile che,

malgrado tutti i miei sforzi, vedrò affidato a mani del tutto laiche, anzi moderniste.

 Ugualmente avverrà fra non molto in Messina


 e che raccoglierà giovanette ora educate da suore,

strappandole così al beneficio della educazione cristiana.

 Data questa situazione che mi si crea, domando a vostra Santità, di compiere,

anche in questo doloroso caso, i voleri e i desideri di vostra Santità.

Devo io restare o ritirarmi. In questo stato di cose cosa devo fare?

 Ho lavorato sin qui nel Patronato per impedire la ruina di tanti poveri fanciulli;

ma ora devo continuare? od è conveniente che mi ritiri?

 Io sono e voglio essere per divina grazia nelle mani e ai piedi del santo Padre

tutto a capite ad talos con tutta l’anima di figlio fedele e devotissimo.

 Se il santo Padre mi fa sentire che io continui e cerchi salvare più che posso,

io continuerò: se mi dice di ritirarmi, io mi ritrarrò.


........per le quali lo stesso santo Padre aveva fatto sentire il suo augusto desiderio

che non si toccassero. - Altre orfane saranno tolte ad un Istituto

retto da certa suor Raffaella che è fuori non so quale porta di Roma.

 L’Istituto di Frascati viene affidato a certe signorine educate

e dirette da un sacerdote sospeso a divinis della diocesi di Cremona,

del quale ho già dovuto parlare con dolore al s. Padre. Egli è certo don Brizio Casciola,

modernista, e strano, che credo sia stato già a Venezia a dare fastidi al s. Padre.

            V048P009


 Prostrato al bacio del sacro piede imploro l’apostolica benedizione

e sono il vostro umilissimo figlio


           Sac. Orione Luigi


 Faccio presente che il comitato di Messina dal quale dipendono

la maggior parte [degli orfani] e di cui sono il vice presidente è pur troppo,

quasi tutto in mano della massoneria. E il comm. Sofio, uomo di valore

e di sentimenti cristiani, già presidente a Messina e che condussi ai piedi di vostra Santità,

è passato a miglior vita.

 Così mi pare moralmente certo che, ritirandomi io,

non sarà permesso a nessun altro sacerdote entrare nel Patronato.

¨