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[esiste una minuta, di un foglio, non digitata]


 Beatissimo Padre,


 Prostrato al bacio del sacro piede, umilio a vostra Santità il mio vivo desiderio

che sento nel cuore di innalzare in Messina con l’ajuto di nostro Signore,

e sotto la protezione della beatissima Vergine madre Maria, madre di Dio e nostra,

e del beato patriarca S. Giuseppe, una modesta chiesuola,

dove continuamente si preghi per le sante anime del Purgatorio,

e specialmente pei morti del terremoto del 28 dicembre 1908.

 Questa chiesa la fabbricherei poco per volta,

con l’aiuto che mi darà la Divina Provvidenza, alla quale è particolarmente consacrata

la mia umile Congregazione.

 In essa avrei intenzione sorgessero tre altari:

uno a nostro Signore Gesù Cristo crocifisso, uno un altro alla Madonna santissima,

Consolatrix afflictorum: il terzo al glorioso patriarca S. Giuseppe,

protettore della buona morte; desidererei che vi fosse p anche uno scurolo

con l’altare delle sante anime purganti, dove di frequente ci fosse veniss venga sia

venisse esposto alla adorazione dei fedeli Gesù sacramentato.

 Tutti i quattro altari confido che la bontà della santa madre chiesa

si degnerà concedere che siano altari privilegiati, e quello dello scurolo

che goda gli stessi privilegi concessi a chi celebra nell all’altare gregoriano

che è presso le catacombe di S. Ciriaca in Roma, a sinistra della confessione di S. Lorenzo

fuori le mura.

 Così tutte le Messe che si celebreranno in detta chiesa disidererei fossero siano

desidererei fossero da requie in tutti i giorni dell’anno, eretto quelli nei quali la s. chiesa,

per ragione di festa o solennità, non crederà opportuno concedere.

 Come ebbi ad esporre a sua Eccellenza rev.ma Mg.r Arcivescovo di Messina

domanderei pure che ogni anno nell’anniversario del terremoto si potesse lucrare dai

cristiani fedeli che si sono confessati e comunicati, e che vis che visiteranno devotamente

la chiesa quella chiesa lugrare possano lucrare la indulgenza plenaria

in suffragio delle anime del Purgatorio toties quoties, quante volte vi entreranno

e pregheranno per pei bisogni della s. madre s. chiesa e secondo l’intenzione

dei sommi pontefici, e ciò propriamente dai vespri del 27 dicembre al tramonto del 28.

 Così mi riserbo di domandare al vostro cuore paterno, o mio beatissimo Padre

tutti quei spirituali spiri tesori spirituali che valgono ad affrettare

alle s. anime del Purgatorio l’entrata in Paradiso.

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 Però, affinché la misericordia del Signore sia sopra di me,

e Iddio benedica a quest’opera, e voi, o mio beatissimo Padre, pure la benediciate

e la approviate e le concediate ogni favorie spiritualie,

io ho supplicato sua Eccellenza rev.ma Mg.r D’Arrigo, Arcivescovo di Messina,

di benedirla di approvarla e di degnarsi raccomandarla con una sua parola,

e con la sua autorità di pastore di questa s. chiesa messinese,

alla benignità della madre chiesa ed a voi, o mio beatissimo Padre.

 Bacio e abbraccio con tutto l’amore di figliolo i vostri santi piedi

e invoco pure sopra di me povero peccatore e in quanti in qualunque modo mi aiuteranno

l’apostolica benedizione.

 Di vostra Santità Um ossequentissimo, dev.mo e umilissimo figlio in Gesù Cristo


          Sac. Orione Luigi

          della Divina Provvidenza

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