V048T014 V048P015



 +


 Mio Beatissimo Padre,


 Non vorrei mancarvi di amore, poiché sono a Roma,

e oggi dovrò dovrei ripartire per la carità verso i miei figlioli.

 Jeri ho avuto la bella consolazione di vedervi e di ricevere la s. Pasqua

dalle vostre mani: insistere per avere udienza mi parrebbe almeno mancare di delicatezza

e verso vostra Santità che sarà già molto stanca pel lavoro di questi giorni

e verso tanti frat forestieri venuti da lontano per vedere A nostro s. Padre vedervi.

 Tuttavia avrei grande desiderio di baciarvvi i piedi vedervi ancora avere un’udienza

e vorrei che mi benediceste nella vostra carità,

e vorrei ringraziarvi per il terreno di S. Giovanni e dar e mettermi tutto ai vostri piedi

poiché sento un grande bisogno di darmi davvero ad amare il Signore e la s. chiesa.

Io tengo Vado a Cuneo perché ho quo qualche orfano da condurre là

e poi a Sanremo per assistere alla prima Messa un figliolo che sarà ordinato domani

da Mg.r Daffra a Ventimiglia. Ma tengo prenderò l’abbonamento,

e quando sapessi che vostra Santità si degnasse di ricevermi, in poche ore io sarò qui.

 Intanto, beatissimo Padre, io mi metto lasciate che mi ponga tutto tutto già fin d’ora

ai vostri piedi benedetti.

 Sono bene un povero peccatore, ma mettermi si degni vostra Santità

porre anche in ispirito le vostre sue sante mani sulla mia testa, e di premerle,

perché il Signore non parta mai più da me e il suo santo amore mi scenda discenda

in dentro di me e io faccia cammini per la via diretta via del Signore.

 Gesù dia al cuore Signore nostro dolcissimo dia al cuore paterno

di vostra Santità ogni più santa consolazione in questa Pasqua

e la conservi conforti sempre e sempre.

 Di vostra Santità

 Umilissimo figliolo


           Sac. Orione Luigi

           della Piccola Opera

¨