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Roma, 24 Marzo [1]914
Beatissimo Padre,
Vostra Santità conosce bene come fin qui abbia io continuato in quel posto
presso il Patronato Regina Elena, che mi metteva nella possibilità di curare
la educazione cristiana degli orfani del terremoto.
Più di quattro quinti di essi ho visto affidati, per la grazia di Dio o a religiosi
o a suore. Ma ora l’opera mia si troverebbe paralizzata da nuove e più nemiche influenze,
contro le quali dovrei, in parte, restare quasi inerte spettatore.
Sarà aperto a giorni in Frascati un orfanotrofio femminile che,
malgrado i miei sforzi, verrà affidato a mani laiche e raccoglierà giovanette
ora educate da suore.
Data questa situazione che mi si crea, oso domandare a vostra Santità
di compiere, anche in questo doloroso caso, i voleri e i desiderî di vostra Santità.
E qui stimo doveroso far presente che il Comitato di Messina,
dal quale dipende il maggior numero di orfani e di cui sono vice presidente, è, purtroppo,
quasi tutto composto di massoni. E così mi pare moralmente certo, che ritirandomi io,
non sarà permesso a nessun altro sacerdote di entrare nel Patronato.
Il comm.r Sofio poi, uomo di valore e di sentimenti cristiani,
già presidente a Messina, e che condussi ai piedi di vostra Santità, è passato a miglior vita.
Prostrato al bacio del sacro piede imploro da vostra santità una parola
e l’apostolica benedizione.
E, genuflesso, sono di voi, o mio beatissimo Padre;
Umilissimo figlio
Sac. Orione Luigi
Oggi fui in udienza per d’ora con Mg.r Bressan, al quale ho detto tutto a voce
la mia situazione nel Patronato. Egli andò dal santo Padre con la presente lettera.
Poi ritornò, e mi disse che il Papa, letta la presente lettera, dice:
1° che non mi muova dal posto che ho nel Patronato; 2do che dica alla Contessa Spalletti
che ho parlato con Mg.r Bressan, il quale a nome del s. Padre, mi ha incaricato di dirle
che il Papa è spiacente che si levino le orfane dalle suore,
ma
che comprende la posizione della Spalletti, e che quindi sia
stia tranquilla. 3/ Che
il
S. Padre si raccomanda, perché le orfane abbiano la
istruzione religiosa e possibile.
Nello stesso giorno il S. Padre confermava dopo, a me,
le stesse cose dettami da Mg.r Bressan.
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