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[esiste una minuta, di due fogli, non digitata]
Mio Beatissimo Padre
Si
degni vostra Santità di gradire per le dolci
sante solennità del Natale
e di capo d’Anno i devotissimi augurî di questo suo figliolo lontano,
che col cuore sta ai piedi benedetti di vostra Santità.
La pace che ci ha portato nostro Signore, pace quae superat omnem sensum
venga
di venga a confortare la preziosa esistenza di vostra
Santità
siccome
una viva vena di consolazioni divine. Che se qualche buona
notizia
della continua misericordia di nostro Signore verso gli orfani e i derelitti
può
portare al cuore paterno della Santità vostra una più santa
serena gioia
in
questi santi giorni, mi è grato dirle
significare riferire che la benedizione apostolica
che
vostra Santità con tanta larghezza mi ha dato avanti
alla partenza,
va producendo anche in Argentina i suoi benefici effetti.
Col divino ajuto si poté ottenere dal Governo
che
il più importante Istituto Nazionale dell’Argentina
laico che ricovera già oggi
settecento
poveri orfani, che e a
marzo saranno portati ne avrà mille,
Istituto
dove non erano era mai
entrato un sacerdote, tanto che e
dove i ragazzi giovani
erano
senz non ebbero mai un’ora di istruzione religiosa,
né mai una messa alle
feste,
tanto
che se ne sono tanto che parecchie dozzine qui
sono ancora da battezzare, -
abbiamo
che si è ottenuto che d’ora innanzi alcuni miei
sacerdoti vi si stabiliscano.
Ad
essi venne affidata data
ogni libertà per la parte religiosa.
Si
vede che è la proprio la benedizione di vostra Santità!
Anche sua Eccell. Mg.r Arcivescovo Espinosa commosso,
mi
diceva commosso che era
una grande vera grazia
perché mai erano mai riusciti
a farvi entrare un prete.
Molto
sî cooperò Mg.r
sua Eccellenza Mg.r Nunzio
e
tanto anche il suo segretario Mg.r Maurilio Silvani, nonché
le più alte pie alte distinte
distinte Dame dell’aristocrazia, presso il Presidente stesso della Repubblica.
E
così saranno domani mille padri di famiglia, che
i quali se avranno un po’ di onestà
e di vita cristiana la trasmetteranno ai loro figli.
E
di tutto sia lode a Dio al Signore
gloria al Dio!
Mg.r
Sua Eccell. Mg.r Alberti, Vescovo di La -
Plata, mi diede poi una chiesa
bella,
linda, nuova, con casa adatta per noviziato
la formazione del personale.
Sono
giunto Quando giunsi in America, era il 20 agosto,
primo giorno della novena della Guardia, e scrissi subito quella mattina
cioè il primo giorno la prima lettera a Mg.r Malfatti dicendogli che desideravo
fare
far qualche cosa per propagandare
la divi qui la divozione la Madonna della Guardia.
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Ma
quale non fu ora la mia gioja quando,
entrando in questa nuova nella
chiesa
affidatami
mi trovai davanti alla ad una
devotissima statua della Madonna della Guardia!
Pareva
proprio che la SS. Vergine avesse
voluto farmi uno scherzo volesse ridere
un po’
giocare
con me, prevenendomi e facendosi trovare già là
ad aspettar.
E
siccome la chiesa è
nuova e non ancora dedicata a
nessun santo come dissi,
così
d’accordo già con Mg.r Vescovo
Eccellenza diocesano essa sarà dedicata
alla
Guardia Madonna detta
dei genovesi.
Sono
stato al cele volte al
celebre Santuario di N. Signora di Lujan,
e
venendo ritornando
umilierò a vostra Santità un modesto ma divoto ricordo,
per
gradito incarico che in da parte del rettore e suoi
confratelli suoi religiosi,
che
sono missionarî di S. Vincenzo sono di
missionarî quelli di
Fassolo.
Qui
ci sarebbe c’è molto
da lavorare, e se avessi anche cento sacerdoti disponibili
ci sarebbe e lavoro
campo per tutti.
Nostro Signore, o beatissimo Padre, sempre mi va sui passi colla sua misericordia.
Io
mi metto ai piedi dei Vescovi, e Io mi
attacco alla Madonna e poi Ave Maria
e
avanti! e vedo che la Madonna mi mi
apre tante tutte
le porte ch e vedo che
si
può fare ancora dove la mia povera e miserabile mano
dove finisce la io molte volte
capisco comin
visibilmente comincia a lavorare lavora
la mano del Signore.
Ah
quanto è mai buono nostro il
Signore!
Mi
prostro ai piedi di in
ispirito davanti a vostra Santità come
ai piedi stessi di Gesù,
e la supplico di stendere la sua mano sopra di me peccatore e su tutti i religiosi miei
orfani
come sulle e sugli orfani, sulle suore, sui ricoveri
e sui nostri dei i
vecchi e di nostri malati,
sui ricoveri e ci
benedica si degni benedirci tutti, mentre tutti in me
si stringono ai suoi piedi
di vostra Santità, e glie li baciamo con dolcissimo e filiale amore
e devozione.
[R.mo Dn Luis Orione
2046 Paraguay]
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