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[esiste una minuta, di quattro fogli, non digitata]
Copia conforme
+ Roma, il 6 Marzo 1921
Festa di San Marziano V. e M.
Beatissimo Padre,
Prostato
ai Mi inginocchio ai piedi benedetti di vostra
Santità,
e
umilmente espongo che la misericordia
di N. mano del Signore va,
da
alcun qualche tempo,
conducendomi alle Case della Divina
Provv.za dei poveri
conducendo alle povere Case della Divina Provvidenza dei sacerdoti traviati,
ma
desiderosi di far ritorno alla chiesa e a Dio.
Confesso
che qualcuno Qualcuno dei
quei preti di essi confesso
che
mi diede di di grandi
dolori, ma altri perseverarono nella bene
buona via
e diedero dei risultati veramente consolanti.
Qui bisogna che dica che chi fa tutto è la Madonna SS.
Parecchi di essi anzi mi portarono anche i loro figlioli;
perché fossero educati cristianamente, e non avessero a perdere la fede,
venendo poi a conoscere la loro origine. - E anche con questi Gesù è divinamente
largo di grazie, onde, benché alcuni abbiano già più di vent’anni e sappiano bene
di chi sono figli, pure, forse anche perché hanno sotto gli occhi la vita di sacrificio che,
con la divina grazia, conducono i sacerdoti miei confratelli, si mantengono buoni,
laboriosi, e qualcuno chiese fino di potersi consacrare alla vita religiosa.
Tra quelli che ora tengo
attualmente in prova,
e che si diportano bene sono
messi bene, vi ha pure il sac. Orzi Nazareno del fu Giuseppe
e fu Filomena Magnasciutti, di anni 51, nativo di Grotte di Castro,
in diocesi di Montefiascone, e ordinato da sua Eccell. Mg.r Luciano Gentilucci di v. m,
Vescovo di Montefiascone.
Il
sac. don Orzi forse
pregava pare che pregasse poco e che poco lavorasse,
e
beveva molto e che bevesse più del bisogno, onde
capitò quello che doveva capitare
cadde, e, per circa quattro anni, convisse con una donna che anche sposò civilmente. -
Se ne pentì, ma si trovò legato; pensò Iddio però a liberarlo.
Essa
però ma essa La donna morì nell’ottobre del 1917,
senza lasciare prole, -
e il
don Orzi ed egli, lui appena ne fu
liberato, fece subito ritorno a Dio.
mettendosi
Si mise prima presso
del presso un parroco don
Carlo Falcinelli, amico
e
poi a Spoleto presso i dai
minori conventuali, dai quali avrebbe
desiderato
essere
accolto religioso, ma pare che le loro Costituzioni lo vietassero. -
Comunque,
ciò che mi risulta è che egli ed è da più di tre
anni che persevera,
e
sta espiando umilmente il suo grave peccato.
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ed
è presso Egli si trova presso di me è
da più di un anno, con
sotto altro nome,
e in
abito borghese, ignorato da tutti - come uso fare con
in simili preti, -
e
vive pregando e lavorando, ignorato da tutti, e tuttora in abito
borghese. casi.
La
sua condotta fu sempre buona e seria
e laboriosa:
si confessa regolarmente ogni settimana, si comunica tutti i giorni,
fa
la sua meditazione e ogni suo dovere
con buono spirito e si mostrandosi
sinceramente
pentito, dice il rosario, il breviario, e mostra
spirito di sincero pentimento.
Collocato
altrove e Penso che, vivendo mortificato
ajutato sempre e posto,
Qualche difetto ce lo ha, ma, se guardo a me, vedo che li ho più grossi di lui, -
e
posto sotto una buona savia
guida e disciplina mi parrebbe tale
potrà ancora servire
nelle
mani di Dio e mi da dare buon
affidamento di poter ancora servire nelle mano di Dio onde, dopo aver
alquanto pregato riflettuto coram Deo e
pregato, - vengo vengo
vengo a supplicare umilmente vostra Santità se ritenesse conveniente di aprire,
per
le prossime feste Pasquali, i tesori della grazia di
poter confortare
per
le prossime feste della Pasqua questo povero caro mio fratello sacer
e
benignità apostolica con detto sacerdote dato
col riabilitarlo
alla celebrazione della santa Messa, previo un corso di Spirituali Esercizî,
ed
ogni altra savia prudente
disposizione che la Santità vostra nella sua paterna
e
illuminata sapienza ritenesse ritenesse
opportuna.
Prostrato al bacio del sacro piede, e con umile e dolcissimo amore di figliolo
imploro
su sovra di me e su
tutte le tutti che sono
nelle povere Case della Divina Provv.za
una
larga e consolante benedizione
apostolica.
Di vostra Santità umil.mo dev.mo e aff.mo figlio in Gesù Cristo
e nella Santa Madonna.
Sac. Luigi Orione
dei Figli della Div.na Provv.za
¨