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         Roma, il 7 Marzo 1921

         festa di S. Tommaso d’Aquino


 Beatissimo Padre,


 Non sono degno, sotto ogni riguardo, di essere elevato alla dignità episcopale,

essendo essa un peso formidabile pure agli angeli stessi.

 Ma sua Eminenza rev.ma il sig.r Cardinale De Lai,

dal quale sono stato jeri l’altro jeri col mio superiore Don Orione,

ci disse ripetutamente di rassegnarci tutti e due, epperò quanto più più sento

la mia insufficienza e nullità, tanto più mi stringo ai piedi e mi metto della santa sede,

e mi metto tutto nelle mani di vostra Santità.

 E sia fatta di me la volontà del Signore!

 Si degni, vostra San Beatissimo Padre, confortarmi

di una speciale benedizione apostolica, che mi sostenga tranquillizzi venga a sostenermi

in questi terribili momenti, e mi ottenga da Dio nostro Signore gli ajuti necessarî

e la scienza pastorale, e sopra tutto la grazia di fare di me ora e sempre un completo olocausto di carità per la gloria di Dio del Signore e per di Dio la salvezza del gregge che

dalle mani di vostra S. di vostra della Santità vostra paterna benignità dalla paterna bontà

della Santità vostra mi viene affidato.

 Prostrato al bacio del sacro piede di vostra Santità.

 Umilissimo dev.mo e aff.mo figlio in Gesù Cristo e Maria SS.


[lettera stesa di pugno da don Orione

in occasione della consacrazione episcopale di Mg.r Felice Cribellati]

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