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[incompleta] - [esiste una minuta, di otto fogli, non digitata]


          Roma, 4 Novembre [192]4

          Festa di S. Carlo Borr.


 [Beatissimo Padre,]


 Genuflesso ai pi in is in ispirito ai piedi di vostra Santità,

umilm espongo con umile amore di figlio quanto segue -

 Qualche mese fa fu venne a trovarmi a Tortona un secolare, mi antico mio compagno

d’infanzia da ragazzo, il quale che abita da a Milano; è uomo di buona Mi vita cristiana

il quale passa anche qualche ora al giorno davanti al tabernacolo.

 Mi disse che era venuto a parlarmi perché c’era a Milano una chiesa,

dove avrei pot edificata da Mg.r Videmari, ma che ora pareva dipendesse dal il

ufficiata da due sacerdoti che però era bene che non ci fossero,

e che la chiesa pareva dipendesse da vostra Santità e che se la l’avessi chiesta

a vostra Santità avrei avrei anche potuto, secondo lui svilupparsi svilupparvi molto bene. -

 Ho pensato di più d’una volta andare a di po ven poi tra me

a quanto quell’amico mi aveva detto e m’era venuto anche in mente di m’è passato

più d’una volta in mente di venire assumere più da vostra precise informazioni

alla presso la Curia arcivescovile di Milano e più di v sentire M sua Eccellenza

Mg.r Videmari e anche fin di arrivare a venire da vostra Santità V. S. -

 Ma mi pareva superbia, qualche volta ha pensava: chissà che non sia il Papa

ad aprirci le porte di Milano? Però non sono andato a vedere né la chiesa

né quella terreno in località, e ho capi e m’è fin parsa appunto perché mi pareva superbia

e presunzione i pensieri che m’erano mi venivano passavano non sono neanche andato

a vedere quella chiesa la località, e non ho fatto nulla

L’altro jeri ho letto

 In questi giorni m’è venuto di leggere sull’Osservatore R. che il Vescovo di Ogliastra

è stato ricevuto da v. Santità, e la sera dei santi a essendo venuto Mg.r Caccia

a dare la benedizione in questa nostra parrocchia d’Ognissanti,

così parlando m’è venuto in mente di chiedergli se sapeva sapesse

che Mg.r Vescovo Videmari fosse ancora in Roma e gli dissi anche il perché.

E così venni a conoscere il dolore di quel avrei desiderato vederlo

E così venni a conoscere il resto.e

 Padre Santo, aurum et argentum non est mihi, in questo momento non oggi,

per aiutare quel Vescovo, non avrei denaro, però mio le mie vedute in Domino

sarebbero queste Di provvedere immediatamente con alcuni dei migliori miei religiosi

qu alla cura di quelle anime, che con la loro vita tolgano lo scandalo.

Alla testa vi metterei un sacerdote lombardo, soda di soda pietà e di sana dottrina,

che educato preso ad fin da giovinetto dovunque l’ho messo, egli fece sempre bene,

pieno di buon senso equilibrio e di buono spirito ha fatto bene i suoi studî

ed era distinto anche alla Gregoriana. Predica bene ed ha zelo -

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 Da una parte della chiesa farei sorgere le opere parrocchiali maschili

(per la parte femminile mi disse Mg.r Videmari che già pensano certe suore

non lontano dalla parrocchia).

Oratorio festivo - Circolo della G. C. Uomini cattolici: dall’altro lato vorrei,

far sorgere se piacerà alla Divina Provvidenza, vorrei far sorgere

un’istituzione pro joventure derelicta, e propriamente aprirei scuole di lavoro

perché i figli più bisognosi e abbandonati del popolo crescano,

all’ombra della Madonna di Lourdes, ad onesto vivere cristiano e civili

nella fede dei santi Ambrogio e Carlo, con in mano un’arte remunerativa,

un pane onorato per la vita.

 Se questa istituzione, Deo adiuvante, verrà bene,

vorrei poi chi supplicare v. Santità che mi voglia permettere permettermi

che essa possa intitolarsi al nome benedetto di vostra Santità.

 La Divina Provvidenza non mancherà.

Sono oggi aurum et argentum non est mihi, ma

 Se v. Santità credesse nella sua sapienza ritenesse ci tenesse

che debba vivere lavorare fare altro a qualche altra opera di carità bene -

mi metto ai piedi di vostra Santità.

 E così se V ritenesse che dovessi pagare alla ven.da annualmente qualche canone

a sua Eminenza il Cardinale di Milano o a sua Eccell. rev.ma Mg.r Videmari,

non ha che da espormi i suoi augusti desiderî e si farò tutto come piace a vostra Santità

 Egli potrà venire sempre.

 Espormi i suoi augusti desiderî, che i quali saranno comandi per me.

 Ho detto a vostra Santità candidamente tutto il mio cuore.

e v Voglia perdonarmi forse la troppa confidenza e la abbia come effusione

di devotissimo affetto.

 Prima di chiudere sento di chi dover manifestare che, per divina grazia,

tanto lo desidero andare a piantare le tende a Milano, come non lo desidero:

solo desidero e amo fare la volontà del Signore del Signore che si manifesta

per vostra Santità.

 Prostrato al bacio del s. piede, sup imploro umilmente sopra di me

e su l’umile Congregazione la benedizione apostolica, e con dolcissimo amore di figliolo

depongo lo come ai piedi di Gesù Cristo il cuore e la vita mia e dei miei

ai piedi di vostra Santità.

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