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[la presente, stesa di pugno da Don Orione, è scritta per conto di don Roberto Risi]


          Roma, il      Luglio 1927


 Beatissimo Padre,


 Prostrato ai piedi di vostra Santità, con cuore profondamente grato,

vi ringrazio o beatissimo Padre, che nella grazia della vostra carità

e mi sollecitudine pastorale, vi siete degnato provvedere di nuovi parati sacri il padiglione -

chiesa che già la Santità vostra aveva donato a quella parte del popoloso quartiere Appio

(Cessati Spiriti) che, pel continuo ingrandirsi, sentiva ora più vivo il bisogno

d’una cappella, data anche la distanza dalla chiesa parrocchiale d’Ognissanti.

 Pregherò umilmente e farò pregare la mia popolazione, perché Iddio

copia tutti i voti di vostra Santità, e la conservi lunghi e felici anni al bene della chiesa

e della società e alla salvezza dei popoli.

 Le funzioni già si svolgono nella nuova cappella con soddisfazione:

il popolo risponde con islancio frequentandole abbastanza divotamente

e avvicinandosi ai sacramenti: ogni giorno il catechismo è frequentato ogni giorno

da un numero consolante di fanciulli.

 Tanto mi porto umilmente a conoscenza di vostra Santità

a conforto del suo cuore di padre.

 Bacio i piedi di vostra Santità, e imploro l’apostolica benedizione, per me,

pei sacerdoti miei confratelli, che mi coadiuvano, e per tutta la parrocchia.

 Di v. Santità obbl.mo dev.mo e umiliss.mo figlio in Gesù Cristo


                 N. N.

        Parroco di Ognissanti al quartiere Appio

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