V048T035 V048P044



[esiste una minuta, di due fogli, non digitata]


[di questo episodio si parla anche nel V048T024 - Pag. 28]


 [+]        Tortona, il 22 febbraio 1938

         Cattedra di S. Pietro in Antiochia


 A Sua Santità Pio XI


 Umilmente prostrato ai piedi benedetti di v. Santità, depongo la presente supplica:

 Il sac.te Orzi Nazareno del fu Giuseppe, nato il 3 giugno 1870 a Grotte di Castro,

appartenente alla diocesi di Montefiascone ebbe la disgrazia di cadere con una donna,

e dai parenti di essa pare sia stato costretto a sposarla civilmente.

 Vissero insieme quattro anni, - non ebbero prole. Poi egli se ne separò, - e la donna,

dopo qualche anno, moriva.

 Lo accolsi dal 1918, ancora in abito secolare. Venne indi assolto dalle censure,

e riabilitato alla celebrazione della S. Messa nel 1921.

Ora ha Da vent’anni si trova nelle Case della Divina Provv.za, e si diportò

sempre bene, senza aere dato mai motivo ad appunti sulla sua condotta.

 Beatissimo Padre, vor vengo umilissimamente a supplicarvi di voler degnarvi

di ridare al sac.te Orzi Nazareno anche la facoltà di poter confessare e predicare,

almeno nelle nostre Case e nelle e in quelle chiese dipendenti della Piccola Opera

dove i figli della Div.na Provvidenza svolgono il loro Ministero sacerdotale,

sempre col debito permesso degli ordinarî del luogo.

 Questo tratto di vostra paterna carità non sarà solo sarà di conforto

al povero Sacerdote, a lui ma anche ad altri poveri sacerdoti lapsi, i quali, da anni,

vivono sotto le ali della Divina Provvidenza in oratione et in spe.

 Bacio con profonda venerazione il sacro piede, e imploro su di me,

povero peccatore e ultimo vostro figlio, tutta la pienezza della imploro confortatrice

la benedizione apostolica.

 Di vostra Santità

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