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[esiste una minuta, di un foglio, non digitata]


tra le carte riservate


Minuta di una lettera a S. Em.

il Card. Segr. di Stato

Messina, il 20 / XI [1]909

spedita oggi al Cardinale


 Eminenza Rev.ma,


Posdomani Domani festeggeremo qui il giubileo del S. Padre; gli orfani,

le associazioni e molte anime pie faranno la S. Comunione e saremo in molti

a pregare per la conservazione di sua Santità.

 Monsig.r Arcivescovo ha ordinato preghiere speciali

e si canterà in tutte le parrocchie il te deum: a Messina sarà il primo te deum!

che si canterà a Messina!

 Domani prevedo che ci sarà buon lavoro di confessioni, e spero anche tra molto dagli uomini - Sa ma non ancora come vorrei: fatte le chiese, ci vorrebbe una buona missione qui

e in tutta la diocesi.

 Sapendo quanta bontà vostra Eminenza rev.ma ha per me

e per la piccola Congregazione, e perché affinché l’omaggio umile riesca più gradito

al cuore del S. Padre, la vorrei pregare di degnarsi umiliare per me e pei miei

le preghiere e i voti ardenti che abbiamo fatto e facciamo ognora a Dio

perché lungi lui, e perché fatto per ottenere dalla divina bontà

sempre di più ci congiunga congiungerci con tutta la comunione dei santi a nostro Signore

e al suo Vicario in terra. Il 16 io voleva telegr., ma poi di spesseggiare troppo con telegr.

e scrivere non poteva.

 Avrei in pensiero di fare prossimamente una visita alle Case

della Piccola Congregazione.

 Ritirarmi nella novena per verso la festa dell’Immacolata per tre almeno

per un po’ di giorni in luogo di fuori di qui, in luogo di tranquillità

e di preghiera meditazione preghiera per rifarmi un poco nello spirito,

dopo tanta divagazione, e perché la grazia di Dio mi accompagni.

 Dalle notizie che ho mi pare che nelle Case ogni cosa proceda regolarmente,

ma riterrei che una visita reale e personale, compiuta con un po’ di calma, sia utile,

per non dire necessaria, per il miglior andamento della disciplina,

per la correzione dei piccoli difetti, per l’incremento dello spirito.

 E O ora crederei poi anche opportuno venire a Roma per esporre al S. Padre

e a vostra Eminenza qualche cosa: per sapere ed assicurarmi bene se

camminando per la via per la quale sono, cammini diritto, o no;

per potere o avanzare nella avanzarmi per la stessa via o abbandonarla.

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 Le scrivo dalla baracca del Patronato, e anche qui non so se mi convenga

tenere la posizione o ritirarmi - Gli orfanotrofî e gli orfani a domicilio

sono ancora tutti nelle mie mani: ho un anche il personale addetto all’ufficio

è fu messo da me, e così il personale posto negli orfanotrofî:

sono tutti finora messi da me pei miei borghesi borghesi o in borghese,

ma o scelti da me o dei miei. Sono ancora vice presidente del comitato locale

ma moralmente guido faccio io. Presidente è il comm.r Sofio, un liberale onesto

che viene a sentire la mia messa alla festa, che ha uno del quale c’è e col quale

posso ogni cosa. Era necessario che ci fosse un notabile di qui per molte ragioni

di convenienza, e anche perché spesso il sotto comitato è citato per cause di orf patrimonî,

così c’è un me ne sono fuori. Ma la sostanza è salva. - Però nel sottocomitato

ci sono tre forti massoni e un delegat Consigliere delegato di prefettura settario assai.

Il Presidente quando non ci fossi più ai fianchi temo che ceda perché è anche uomo

di poca cultura - Dopo l’ordine del giorno votato dalla della Massoneria

che invitava ad a i fratelli di qui a lavorare per dare un’educazione laica agli orfani

di Messina e Reggio, io non so se mi pare che sarebbe morale se mi ritirassi. Eppure

siccome io ho la firma di e tutta la corrispondenza, molte volte avrei bisogno di uno

qui in Curia che mi sostituisse per qualche ora, almeno in questi tempi pel tempo in cui

si sta dando la destinazione agli orfani devo andare manca il presidente. e quan in certi

E qui non in curia non mi posso fidare perché c’è Mg.r Arcivescovo è un sant’uomo

ma, pur troppo c’è qualcuno che è mi pare tanto irritato con me è c’è che chi cercano cerca

di intorbidare tra l’Arcivescovo e me, molto tutto tutto, e di far fare brutta figura

anche in curia. Ora a Avrei bisognodi uno non dei ragazzi come mi hanno messo qui dato

di uno di fiducia ma di persona seria e di mia fiducia che non mortificavo

e che mi aiutasse sul serio: Già allora lo aveva detto a vostra io l’avrei dei miei

uno dei miei buoni sacerdoti se io avessi un padiglione prenderei io

mi sentirei di prendere io gli studenti del Patronato, e per impedire che nei e mettano

questi cadano in mano di laici, in un pensionato che si vuole fare qui da un privato.


non Il 16 non sapeva neanche io: telegrafare mi pareva che fosse stato uno spesseggiare troppo in telegr., tanto più che qui mi avevano detto che non tele aspettavano a farlo domani; scrivere, mi trovavo nella impossibilità di farlo, perché spesso si è soffocati c’è sempre gente e da correre qua o là.


Il prefetto non darebbe il terreno ma io non oso domandarlo al S. Padre,

perché so quante richieste ha

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Tutte queste cose espongo forse Ho esposto a vostra Eminenza queste ragioni

forse con troppa [libertà] famigliarità famigliarità confidenza ma lo faccio perché

per tranquillizzarmi,  e essere sicuro di fare in ogni passo la volontà dei superiori;

per cui se l’Eminenza vostra le stima buone, voglia degnarsi darmi un cenno farmi dare pervenire un cenno di permesso.

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