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[esiste una minuta, di tre fogli, non digitata]
+ Sia lodato Gesù Cristo
Messina, il 2 Aprile [1]910
Rev.mo Monsignore Bressan,
Le
ritorno Ritorno a v. sig.ria rev.ma la
lettera del sac. Visalli.
Per
la parrocchia di S. Pier Niceto furono stanziate, e
sono qui a disposizione
lire
quindici mila, quale sussidio da
dividersi per per tre chiese di quel paese
chiese
che sono di maggior importanza e ampiezza, più
facilmente riparabili,
e
e situate in punti diversi, che
possano così che si possa meglio soddisfare
ai bisogni del culto. Esse sono la Matrice (arcipretura), S. Giacomo e S. Caterina;
avranno
cinquemila lire cadauna. - Tutto ciò
Mg.r Cottafavi e il Conte Zileri, e don Albera per essi, hanno fatto
Ciò si è fatto con piena soddisfazione
di questo ven.mo Mg.r Arcivescovo.
Il
denaro non si è ancora dato: per due
ragioni 1°) perché il progetto dei lavori
di restauro non è stato ancora approvato dall’apposito ufficio del Genio civile a cui,
per le nuove leggi e quelle norme che regolano qui i lavori di muraria
in
rapporto ai movimenti sismici per questi
i paesi colpiti dal terremoto, è d’uopo,
ed è saggio sottomettersi onde toglierci possibili responsabilità.
2) perché siamo stati costretti ad imporci, quale regola assoluta di non dare mai denaro
del
S. Padre, se prima i lavori non sono cominciati; e poi
poi ancora,
per esperimentata prudenza, diamo una metà del sussidio al principio dei lavori
e l’altra metà solo a lavori ultimati e collaudati; e tutto ciò perché ella,
rev.mo
Monsig.re, comprende bene che con certa buona gente di
qui, che è molto,
che
è troppo abile che bisogna pur troppo diffidare
quasi sempre, per bene nostro e loro.
Certo
che non è la più bella vita questa di non potersi mai
fidare mai,
ma sono paesi così, sia fatto per amore di Dio.
Ed ora, circa il sussidio richiesto dal sac. Visalli per la chiesa del Carmine
di
S. Pier Niceto, non mi è possibile, in
coscienza in coscienza,
dargli
dare parere favorevole. Detta chiesa è di
proprietà del municipio
e,
in linea di massima, non conviene mi
pare convenga spendere il denaro del Papa
per
chiese municipali, mentre, relativamente
ai grandi bisogni dati i veri
e molteplici
bisogni che abbiamo, i sussidi sono già limitati, e devono di preferenza darsi
a chiese nostre. Il municipio di S. Pier Niceto vi tiene poi una commissione
(una
specie di culturale); essa è nominata da
lui dal municipio
per raccogliere tutte le obblazioni (e non sono poche) che vi portano i fedeli.
La
popolazione, se non si ajuta ajuterà
quella chiesa non se la prenderà col Papa
perché
sa bene che spetta al
comune, ed è bene che la popolazione
buona cosa
che quel popolo che dà, spinga il comune (che riceve) a fare;
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e
infatti invero il
sindaco venne già qui per questo. - Aggiungo che dare il sussidio
al
Carmine per la preziosità dei suoi marmi, ecc., sarebbe
costringerci poi poi
quasi
essere costretti a darlo anche alla chiesa di S.
Francesco, di S. Pier Niceto
dove
ci sono dipinti del Paladino. Ma, allora
come si fa?. Senza disprezzare l’arte, sacra,
sappiamo
però so che il s. Padre per ora qui non vuole lusso,
ma che qui si facciano
i
lavori necessarî e opere semplici, e
che provvedano purché si provveda ai veri bisogni
pel
e ristabilimento del culto. Né è a dire che il
culto a S. Pier Niceto
non
sia già discretamente ristabilito
riattivato: là vi sono otto Sacerdoti:
vi si celebra nelle chiese di San Giacomo (aggiustato, ma non in modo definitivo),
di san Rocco, del rosario, delle anime del Purgatorio, e anche nella Matrice
vi si fecero tutte le funzioni della settimana santa, benché puntellata. In alcune chiese
di quel paese (sono 13 le chiese) sono il tetto è pericolante.
Vi
è pare Forse vi sarebbe anche una ragione morale
per
dover sospendere il
chiesto sussidio. Il
sac. Visalli è un ottimo buon
prete
quanto
a condotta morale, ma quel il
paese suo è dilaniato da ardenti partiti,
ai quali prendono viva parte quasi tutti i sacerdoti che sono tutti del luogo
e alcuni canonici di questa Cattedrale di Messina, che sono pure del posto;
anzi
uno di essi, il quello
che farebbe fa da
rettore del al
Seminario, è o passa, quasi
come
capo partito con la sua famiglia. Il Visalli, che è
sarebbe stato
il
prof. di Diritto canonico qui pure qui
al Seminario, è del partito opposto.
In
questi partiti in genere c’è molta passione, ed
è molto difficile a capirci è
mi pare che ci sia poca ragione da una parte e dall’altra, e molto danno delle anime
e della religione. Ora c’è già chi dice che il sac. Visalli tenta con questo lavoro
a fare un contraltare all’arciprete, e brighi per attirarsi
le
grazie del comune e del popolo graz e
grazie del comune e il favore del popolo,
ma è
molto difficile a capirci, specialmente per un
forestiero come me. noi continentali
perché qui calunniano senza pietà
Però anche astraendo da quest’ultima ragione, mi pare che quanto ho detto sopra
sia
già basti.
E
mi pare
Ed
ora ho che basti
Quello
che importa è che v. sig. rev.ma
Mi raccomando, caro Monsignore, perché preghi per me, questo sì;
ella
vede dalle in quale
situazione difficile io mi trovi.
Dio
la benedica
Che la Madonna SS. mi assista!
Con profondo ossequio
Suo dev.mo in n. sig.re Gesù Cristo e in Maria SS.
[Don Luigi Orione]
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