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Copia conforme a Mg.r Bressan
+ Roma, Patrocino di San Giuseppe del 1913
Veneratissimo Monsignore,
Dopo avere offerto il s. Sacrificio per la salute del s. Padre,
sento il bisogno di fargli pervenire, se fosse possibile, in questa dolce solennità
la più umile e devota espressione d’amore filiale che unisce me poveretto
e
tutti i digli della Divina Provvidenza al
Vicario ai piedi benedetti
del Vicario di nostro Signore Gesù Cristo.
Tutti preghiamo per lui: tutti in questa dolorosa circostanza
andiamo
come intensificando i voti più fervidi
fervorosi alla Madonna SS.
e a S. Giuseppe per la preziosa sua conservazione.
Lei
E se la sua grande bontà, o veneratissimo
Monsignore,
voglia
nella sua grande bontà perdonarci se, in questa circostanza,
me lo permettesse, oserei supplicarla di farsi forza, e di fare al s. Padre
un caso di coscienza, perché non si affatichi col parlare e dare udienze.
Egli cammina come sopra di un orlo.
Si
degni fargli presente che ora Egli non può più
disporre di sé ora
perché
non è più suo, ma è della chiesa, e che
quindi si rimetta a
Domine degni
rimettersi nel Signore a quanto dispongono v. sig.ria rev.ma e quelli che
con tanto affetto lo circondano e lo curano.
Perdoni, caro Monsignore, tanta mia libertà e la supplico di non offendersene,
poiché
tutti che amano il s. Padre, amano davvero nel Signore tanto
anche lei,
che
è da tanti anni il suo servo fedele; ed io pure sento di non voglio
essere l’ultimo
dei
servitori di a sentire questo affetto riconoscente
verso vostra sig.ria rev.ma.
Quando il s. Padre starà sollevato, si degni dirgli che tutti gli orfanelli
pregano
per lui, e che si conforti: che S. Giuseppe lo guarirà
bene;
ma
che si sforzi di prendere cibo, e si usi ogni riguardo
riposo.
Con profondo e devotissimo ossequio di v. sig.ria rev.ma
Umil.mo servitore in G. C.
Sac. Luigi Orione della Div. Provv.za
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