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[esiste una minuta, di un foglio, non digitata]


Copia di lettera a Mg.r Turchi

Segr. del Vescovo della Congregazione dei Religiosi


 +         Sia lodato Gesù Cristo!

          Roma, il 19 Aprile 1916


Eccellenza Rev.ma,


 Le mando a casa, e qui unita, la risposta del mio venerato Vescovo

che si riferisce a P. Sarpi, perché ho trovato che l’ufficio della Congregazione è chiuso.

 I termini ai quali la lettera di Mg.r Vescovo accenna sarebbero i seguenti,

che io aveva esposto nella domanda a lui.

 I La S. Congr. dei religiosi avrebbe permesso al P. Sarpi di celebrare

ancora per tre mesi; e sua Eccellenza il mio Vescovo gli permetterebbe

che egli sia provvisoriamente accolto negli Istituti della Divina Provv.za

che sono in diocesi di Tortona, sotto la mia vigilanza e responsabilità,

e di quelli che sono preposti a quegli questi Istituti.

 II Mg.r Vescovo di Tortona con ciò non è che si obblighi o comprometta

menomamente di incardinarlo o di doverlo ritenere poi nella sua diocesi;

ma solo di concedergli per tre mesi di celebrare, se egli si diporterà bene, come si spera.

 Amerei ancora che il P. Sarpi, per un senso di delicatezza,

si obbligasse di non chiedere, né per sé né per gli altri, a Mg.r Vescovo di Tortona

di incaricarlo in sua diocesi.

 Non vorrei che dopo tanta sua bontà, Mg.r Vescovo mio avesse delle noje

o pressioni, e che avesse a dispiacersi, quasi gli avessi messo tra i piedi un sacerdote,

e che poscia fosse come obbligato di ritenerselo.

 Io ci soffrirei assai, e non avrei più coraggio di chiedergli altre grazie,

delle quali pure avrò bisogno nel Signore, anche data la natura del mio piccolo Istituto.

 Amerei pure che il padre Sarpi, non attaccasse relazioni fuori, ma vi facesse

vita ritirata, di preghiera e di lavoro, dove potrà. E che non abbia paura dei superiori,

ma che ami la dipendenza nella carità di G. C., e la vita e la disciplina religiosa.

 Io lo metterò alla tavola dove sono i canonici, che è a parte dalla nostra,

e vi troverà vitto adatto alla sua età, e più che sufficiente.

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 Mi scusi, Eccellenza, e si degni pregare per me che sono un povero peccatore,

che almeno in questi giorni la santa Passione di n. Sig.re Gesù Cristo

sia il pascolo del mio cuore e della mia anima tanto dissipata.

 Suo servitore in Gesù Crocifisso e Maria SS.


         Sac. Orione

         dei figli della Divina Provv.za

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