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A Sua Eminenza Rev.ma

il Mg.r Cardinale Serafini

Prefetto della Sacra Congr. del Concilio.


 Umilmente espongo di aver accolto, dal I marzo 1930,

nelle Case della Piccola Opera della Div. Provvidenza, il sac.te Michelacci Ruben,

della diocesi di Pistoja. Egli venne ed è, anche attualmente, in abito civile,

già sospeso a divinis dal nov.bre del 1913, - raccomandatomi da sua Eccell. rev.ma

Mg.r Bernardi, ausiliare di sua Eccell. Mg.r Arcivescovo di Firenze.

 Il Michelacci ha riportato una condanna penale, ed è stato in carcere dodici anni, -

come risulterà a codesto sacro dicastero.

 Durante questi gli anni passati nei nostri Istituti, egli si è diportato bene,

sotto ogni riguardo.

 Per quanto mi può essere permesso, e sempre pienamente affidato alla sapienza

che governa codesta sacra Congregazione, in umiltà implorerei, - se la grazia è possibile, -

che il detto sac.te Michelacci venisse riabilitato alla celebrazione della santa Messa

ad annum, - egli fu venne già riammesso ai sacramenti.

 Mi farò dovere di riferire periodicamente di lui; - e lo trasferirò

dove il suo passato non sia conosciuto; così pure gli farei premettere almeno un mese

di santi Spirituali Esercizî presso quella Casa religiosa che la Sacra Congregazione

ritenesse di designare.

 Facilmente lo destinerei in un eremo, a Sant’Alberto di Butrio o sul Monte Soratte,

per quel tempo che si crederà conveniente.

 Bacio con profonda venerazione la sacra porpora,

e mi onoro dirmi la vostra Eminenza rev.ma umile e obbedientissimo servitore

in Gesù Cristo e nella santa Madonna.


        Sac.te Luigi Orione

        della Piccola Opera della Div. Provv.za


Roma, giovedì 15 Marzo 1934

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