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[esiste una minuta, di due fogli, non digitata]
Al Rev.mo Mg.r Giuseppe Bruno
Segr. Sacra Congr. del Concilio Palazzo Cancelleria
Piazza Cancelleria - Roma
Copia conforme
Buenos Aires, 2 Marzo 1935
Eccellenza Rev.ma,
Vengo a farle i più sentiti e santi auguri per S. Giuseppe,
e nella festa del caro Santo farò all’altare un memento tutto speciale,
con animo molto grato. Che nostro Signore la conservi al bene della chiesa
e al servizio della s. sede per lunghi e felici anni.
Don Sterpi mi ha fatto sapere, riservatamente, che è stato da v. Eccellenza rev.ma,
e che parrebbe tutto combinato in Domino. Deo gratias. -
Io ne sono tanto contento e le sarò sempre obbligatissimo. - Eccellenza,
Iddio la paghi di tutto.
Le confesso che, se non si fosse trattato di cosa così vitale per la Congregazione,
mai avrei fatto quel ricorso: solo Iddio sa quanto ci ho sofferto: avrei preferito dare
alcuni anni di vita.
E anche perché non si abbia a prendere scandalo di me, ma si sappia ben chiaro
da tutti qual’è lo spirito di ossequio, di amore e di obbedienza ai Vescovi,
e al Vescovo di Tortona in particolare, - ho preso occasione dell’ingresso in diocesi
di sua Eccell.za Mg.r Melchiori per iscrivere quei brevi pensieri,
che mi son presa la libertà di inviare anche a vostra Eccellenza. - Quelli, per grazia di Dio,
furono sempre i miei sentimenti e principî.
Continuo a pregare S. Giuseppe, e sento come una gran fiducia che S. Giuseppe,
nel suo mese, mi porterà la grazia e metterà tutto a posto. Gli ho promesso
di essere più buono, più umile, più sacerdote, di pregare di più, tutto come vuole lui.
Adesso ho impegnato S. Giuseppe in un’opera nuova qui: con la più ampia
approvazione e benedizione del Nunzio e di sua Eccell.za l’Arcivescovo Mg.r Copello,
comincio una casa di Carità, sotto gli auspici di S. Giuseppe e di S. Giuseppe Cottolengo,
per tutti i rifiuti della società, una specie di Cottolengo Argentino:
questa città ha grandi ricchi e grandi poveri.
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Non ho ancora una Casa ad hoc e neanche il terreno, ma, fidato alla Div. Provv.za, stamattina ho accettato un povero sordomuto di 26 anni, figlio d’un italiano morto,
certo Juan Aprea, - e jeri ho accettato un ex - prete italiano,
che qui passa per prof.or Mattei. Mi fu raccomandato dal Nunzio,
è molto malandato in salute e con debiti. S. Giuseppe e il Cottolengo
non mancheranno di ajutarmi. Io non so se ci sarò più, ma una voce mi dice
che un giorno v. Eccellenza sarà il protettore de’ miei poveri, - per questo glie ne scrivo,
e Dio lo faccia!
La mia piccola Congregazione è la Congregazione degli stracci:
siamo straccia della chiesa, e siamo per gli stracci; ma non abbia timore, Eccellenza:
il Signore prepara a lei molti conforti e grazie e poi un bel posto in Paradiso.
Le bacio con profonda venerazione le mani, e sono, con grato ossequio,
di v. Eccell.za rev.ma dev.mo servitore in Gesù Cr. e nella santa Madonna.
Sac. Luigi Orione
dei figli della Div. Provv.za
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