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[È minuta incompleta delle pagg. 150-151]

[esiste una minuta di un foglio non digitata]


 ...............Se l’Eccellenza vostra, con quel cuore grande che ella ha,

vorrà degnarsi di guidare paternamente cotesti figli a me lontani,

perché non abbiano a perdere il buono spirito, ma a progredire e a vivere ogni dì

più della carità di nostro Signore Gesù crocifisso, - farà certo opera grande di bene,

ed io La verrò benedicendo per tutti i giorni della mia povera vita!

 Che se essi corrisponderanno, come io spero, allora il bene si moltiplicherà,

poiché lo spirito buono andrà diffondendosi a tutto ciò che cui porranno mano.

 Ed ella vedrà lo spirito del Signore aleggiare pel Convitto

e per la campagna dell’Immacolata.

 Lo spirito del Signore si vede sempre dall’insieme dell’operare di chi vive di fede

e vive di Gesù: lo spirito del Signore è così diffusivo che piove dal volto,

piove dagli sguardi sereni, piove da ogni parola che cade dal labbro di chi vive di Dio, -

e dove giunge e dove va imprime orme sante di bene, amore santo e grande

e dolce di Gesù, e sfavilla in tutte le sillabe d’ogni parola di chi parla e vive di lui,

e lascia dietro di sé un’aria quasi luminosa e serena e soavissima,

che fa fin lieta e santa la vita di quelli che vengono dietro e la respirano!

 Oh come sarà bella la vita di codesti carissimi figli

dell’Opera della Divina Provvidenza se, lasciata ogni altra cura diversiva,

cureranno di crescere in sé e nei giovanetti lo spirito del Signore!

 Nello spirito del Signore vi è intelletto per intendere le vie dei cuori

e le vie della grazia: vi è prudenza per reggere ed educare:

vi è il consiglio per guidare e consolare i fratelli: vi è la fortezza per le amarezze

e i momenti tristi e sconfortanti della vita: vi è la pietà dolce che attira le anime

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e non le spaventa col rigorismo: vi è la scienza vera e sola davanti a cui e senza di cui

tutte le umane scienze faranno sempre di secolo in secolo fallimento,

o non resteranno che per dimostrare che esse non sono che la più goffa

e reale confusione permanente delle lingue!

 Oh allora che vi sia questo spirito, che i nostri padri chiamavano bonus odor Christi,

allora il Convitto e la Colonia agricola fioriranno davvero

e saranno la più bella consolazione della vostra canizie veneranda

e del glorioso vostro episcopato.

 Piacendo a nostro Signore, io verrò nel prossimo dicembre,

passando prima da Orvieto e da Roma per l’acquisto del santo giubileo.

Io non so se Albera sia attualmente costà, ma qualora egli  sia giunto

e non abbia già condotto che fra Basilio, allora io ne condurrò, o manderò innanzi due.

E saranno due buoni servi di Dio e due buoni lavoratori.

Benché questo mio veneratissimo e carissimo Vescovo

mi abbia già dato il permesso di venire, tuttavia io sarei a pregarla di scrivergli

per farlo sempre più persuaso della necessità che c’è che io venga per sistemare ogni cosa.

Sarà anche un riguardo che gli farà piacere.

 Mi perdoni v. Eccellenza la libertà nello scriverle questo.

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