V048T134 V048P169d
[l’azzurro è dattiloscritto]
+ Tortona, 1 Dicembre 1931
Sia lodato Gesù Cristo!
Eccellenza Rev.ma,
Tornato a Tortona stasera, ho trovato la venerata lettera di v. Eccellenza
del 27 novembre.
Voglia benevolmente scusare la brevità della presente,
dovendo ripartire domani pel Veneto.
La lettera inviata a v. Eccellenza rev.ma dal don Castegnaro
è stata esposta anche agli anziani della Piccola Opera,
ai quali parve che l’Opera S. Giuseppe di Tarquinia non desse affidamento di stabilità,
e che io abbia trascorso nell’accettarla, senza aver ben chiara la posizione
né avere uno scritto; onde si decise di ritirarci.
Per la relazione personale con sua Eccellenza Mg.r Cottafavi fin dal terremoto
calabro - siculo, ero andato in Domino, senza cercare penna, carta e calamaio.
Però anche si fosse continuato, non avrei potuto, Eccellenza,
mandare un sacerdote di più; la nostra è una piccola Opera:
non avremo che due sacerdoti novelli, a Natale, - e uno me ne è morto,
un altro tornò in diocesi d’origine per motivi di famiglia,
e su richiesta ripetuta del Vescovo di Mazara del Vallo,
che si trova con Marsala quasi senza sacerdoti, è rimasto a Marsala:
qualcuno è malandato in salute, altri non sarebbero adatti.
A gran fatica ho tenuto libero sin qui il don Castegnaro,
ma, dopo quanto vostra Eccellenza riservatamente mi comunica
circa i suoi rapporti non cordiali col Podestà e con qualche altro -
date le presenti circostanze - non sarebbe stato opportuno rimandarlo.
Altri disponibili e adatti non ne ho.
È un gran dispiacere anche per me, - lo creda, Eccellenza, -
ma non lascerò di pregare Iddio che la conforti, inviandole una buona
comunità di religiosi che possa fare tanto bene alla gioventù maschile di Tarquinia.
Chiedo mille scuse.
Bacio con profondo ossequio il sacro anello e prego vostra Eccellenza rev.ma
di degnarsi benedirmi e avermi ognora quale suo dev.mo servitore in Gesù Cr.
Sac. Luigi Orione
dei figli della Div. Provv.za
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