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[l’azzurro corsivo è grafia di altri]
+ Anime e Anime !
[Tortona] III Gennaio del 1925
Rev.mo Monsignore,
Solo ora ricevo la sua del 29 dic. [1]924.
Mi permetta di risponderle con quella bella lealtà che è propria di noi piemontesi.
Ringrazio dell’atto cortese di sua Eccellenza rev.ma Mg.r Arcivescovo,
ma per debito di franchezza, sento di dover declinare i ringraziamenti che ella, caro Mg.r,
mi fa a nome di lui, per il permesso che mi scrive di aver io dato al sac. Saroli
di abbandonare la Piccola Congregazione che lo ha preso ragazzo povero, lo ha fatto uomo
e poi sacerdote, dopo i suoi giuramenti di essere figlio della Congregazione.
A scanso di equivoci e unicamente per la verità, al detto sacerdote,
che mi si presentò notificandomi d’essere già stato accettato in codesta archidiocesi
quale parroco a Prunella, prima ho parlato paternamente, deplorando il suo passo,
sì e come gli avrei parlato in punto di morte, - sino a dirgli che in morte, per chi lo conosce,
e sa le sue cose come le so io, - penso che non lo conforterà certo il pensiero
di aver lasciata la sua Congregazione; - poi ho concluso dicendogli che per forza
non si tiene nessuno. Che quindi, dal momento che pareva tutto fosse stato combinato,
se egli persisteva di andarsene, facesse pure, e facesse subito;
ma non si chiedesse nessun atto a me che suonasse approvazione diretta o indiretta
del passo di diserzione che gli faceva. Questa è la verità; ond’è che mi suonano bene strani
i ringraziamenti; e vogliano scusarmi questa franchezza.
Le righe rilasciate al don Saroli, invero, altro non dicono che, pel tempo che è qui,
la sua condotta è buona.
Vedo che c’è anche uno scritto di Mg.r Vicario, - siccome questo foglio è finito,
a Lui risponderò a parte.
Bacio con venerazione il s. anello di sua Ecc. rev.ma Mg.r Arcivescovo,
e a lei, caro Mg.r, pure ogni santo augurio di buon Anno e devoti ossequi.
Suo in n. Signore e nella S. Madonna
f.to Sac. Luigi Orione O. D. P.
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