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(incompleta]


            [1939]


 Non sono ancora venuto a presentarmi a da v. E. rev.ma,

e onde la prego di volermi scusare

Quando v. Emin.za fece l’ingr. in G. è nei in quei primi gironi

non mi pareva conveniente, - poi

 Il 6 corr. dovetti recarmi a Roma, e di la pei di là poi a Napoli

ad accompagnarvi un gruppo di miei che s’imbarcavano pel sud - America,

poi venni e dopo poi scesi in Sicilia e e Calabria; Ora vedo che il tempo passa

e che vengo verrei meno ad un mio dovere ritardando a presentarmi almeno in ispirito

Onde, riserbandomi di venire e quanto prima di persona, vengo ad umiliare

umilio intanto a v. E. rev.ma i sensi della mia più per sincera alta venerazione devota

e piena obbedienza e venerazione sia per me e che per tutti i miei religiosi e suore

e per i pei nostri cari poveri che sono in Genova, sento doveroso

 Eminenza, col divino aiuto, cercherò con tutti i miei di darle delle consolazioni

 Metto me e loro nelle mani di v. Em e ai suoi piedi come  ai piedi della s. chiesa

e di n. Signore: - siamo dei poveri degli stracci anzi peggio, siamo dei poveri peccatori,

ma nulla più desideriamo che di amare e servire Gesù Cr.

e la sua chiesa nel S. Padre e nei Vescovi, da figli, sì, proprio da figli senza limite

obbedienti e devoti, in tutto e per tutto -

 Le bacio con profonda venerazione la S. Porpora e La prego di degnarsi benedire

a me e a tutti i figli della Divina Provvid.

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