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[l’azzurro corsivo è grafia di altri]


Copia all’Arcivescovo di Genova


          Tortona, 12 Marzo 1929


 Eccellenza Reverendissima,


 Vengo a chiederle tre carità. Gli uomini e i buoni figli (ragazzi deficienti)

accolti nel Piccolo Cottolengo a Salita Angeli, fin qui erano senza cappella,

né si possono condurre a Messa fuori, perché vecchi cadenti, o paralizzati o epilettici.

La Divina Provvidenza ora ci ha fatto la cappella, e per domenica prossima

o alla vigilia di San Giuseppe, se vostra Eccellenza rev.ma me lo concede,

ci direi la Messa e ci lascerei nostro Signore.

 La prego umilmente di voler mandare in questi giorni a visitare detta cappella,

e, se va, la faccia benedire. È cosa modestissima, ma poi il Signore la farà grande, -

quando avremo tutta la Casa piena di poveri, - ora ci sono tanti inquilini.

 Altro favore. C’è un canonico delle Vigne che abita là presso,

cioé nella stessa Salita Angeli, in un Istituto di povere bambine.

Come egli si chiami no lo so, ma dobbiamo somigliarci, perché mi disse che un giorno

vostra Eccellenza lo aveva scambiato per me. Trattandosi di vecchi e di epilettici, -

che non è possibile condurli in pubbliche chiese - potrebbe vostra Eccellenza

concedere a lui o a qualche altro sacerdote la facoltà di binare?

 Davvero che sarebbe una grande carità! Egli lo farebbe volentieri.

 Terza. I sig.ri Ravano mi diedero un terreno con su alcune cose a Castagna; -

mi pare di averlo già detto a vostra Eccellenza. In una di dette case,

che si è resa metà sfitta, ci starebbero già un venti o trenta bambini.

 È in mezzo al verde della campagna, posto ben soleggiato,

e penserei di metterci bambini rachitici e scrofolosi. - Vorrei, se possibile,

iniziare silenziosamente la cosa per San Giuseppe; - e così gli metterei in braccio,

insieme con Gesù, quei bambini, perché se li prenda, e faccia Lui da padre e da tutto.

 La terza carità è che, se vostra Eccellenza non ha nulla in contrario,

mi dia una bella e larga benedizione; tutto con la benedizione del Papa e dei Vescovi,

e nulla senza la benedizione del Papa e dei Vescovi.

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 Nostro Signore conforti il cuore di vostra Eccellenza,

di ogni spirituale consolazione; e la Santa Madonna, Madre e speciale Patrona di Genova,

sia sempre anche con me. E Deo gratias!

 Bacio con profonda venerazione il sacro anello, e la prego benedirmi

e benedire i miei poveri e i loro benefattori.

 Di vostra Eccellenza rev.ma umile e obbl.mo servitore in G. C.


         Sac. Luigi Orione

         dei figli della Div. Provvidenza

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