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[incompleta] [esiste una minuta di un foglio non digitata]
Eminenza Rev.ma,
So
che v. Eminenza domani si
degnerà portarsi al a
Paverano
per la distribuzione dei diplomi alle infermiere del corso Samaritano.
Mentre la ringrazio sentitamente di questo atto di sua paterna bontà,
la prego di volermi scusare se per impegni che mi trattengono qui
non
mi potrò trovarmi trovare
a riceverla come ho avrei
tanto desiderato
Vi
sarà saranno il
Vicario della Piccola Opera della
DivinaP e l’ottimo a si
mio
sostituto che verrà oltre
il prof.r Isola e altre persone benevoli
verso i nostri malati e poveri.
Vostra Eminenza rev.ma vada sempre al Piccolo Cottolengo Genovese
come
a casa sua, e dei Reli troverà
dei poveri che le vogliono tanto più bene
e che pregano ogni giorno pel loro Cardinale Arciv[escovo.]
Quanto
alla Casa di a Paverano, poi le dico che per
quando si trattò di acquistarlo dalla provincia di Genova,
ci
si è pregato anche Sant’Ignazio, poiché era già
una Casa della
Compagnia.
Non
badi alla nostra povertà ma al cuore di
con cui desideriamo riceverla,
amarla
nel Signore servirla come si fa vuol
fare con nostro Signore
e con la santa chiesa.
Le
b Bacio con profonda venerazione la sacra porpora
e si degni benedirmi con tutti i figli e poveri della Divina Provv.
Una
volta il Paverano era un tempo una casa
professa della Compagnia, -
ora
è una casa di poverette e di povere
malate di mente e di orfanelle,
ma v. Eminenza ci vada come in casa sua, perché questo povero sacerdote che le scrive
è tutto di Sant’Ignazio e del Papa, e quando si trattò di acquistare
dalla
provincia di Genova Paverano , una spinta a prenderlo fu
è s fu
l’ha data Sant’Ignazio, mio speciale protettore fin dagli anni che ero in Seminario.
Dunque v Emin.za ci vada a Paverano e come Arcivescovo e come Gesuita:
se q
si è potuto fo salvare
quello stabile o e
consacrarlo alla carità
è
penso che si debba dopo N. Sig.re e la SS.
Vergine alle anime benedette
dei
religiosi della Compagnia che lo
abitarono e santificarono quelle mura.
¨