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[esiste una minuta di due fogli non digitata]


          [Avezzano,] 29 Giugno [1]915


 Eccellenza Rev.ma,


 Sono qui da stanotte per una visita agli orfani, e sento doveroso fare atto di ossequio

a vostra Eccellenza rev.ma.

 Avrei amato adempiere di presenza a questo grato dovere;

ma prevedo che la brevità del tempo disponibile forse non me lo permetterà,

per questa volta.

 Nella sua paterna bontà voglia ugualmente gradire

questo umile atto di rispettoso affetto e di venerazione in Gesù Cristo.

 Mi è gradita pure la circostanza per ringraziarla vivamente dell’ottimo sacerdote

che viene ad impartire agli orfani l’istruzione cristiana.

 Oggi ho sentito gli orfani ad uno ad uno, e già a ciascuno in particolare

ho raccomandato assai di curare di più le pratiche religiose e lo studio del catechismo;

ma, avanti di partire, inculcherò ciò molto fortemente anche a tutti riuniti,

e darò disposizione particolari a Catasca.

 Sento che suor Matilde e suor Serafina sono per partire. Mi è venuto un dubbio

che ho manifestato stasera anche a don Giovanni: che cioè questo trasferimento

possa in qualche modo essere stato deciso per un riguardo a me. Se mai ciò fosse

pur non intendendo anche lontanamente di entrare nella loro disciplina religiosa,

io nel Signore oserei pregare vostra Eccellenza di sospendere tale trasferimento.

 Queste povere suore fecero molti sacrificî per gli orfani e per le orfanelle,

e Dio solo potrà ricompensare la loro carità e lo spirito di privazione

e il lavoro da esse fatto.

 Le bacio con profonda riverenza il sacro anello e la prego di benedirmi.

 Di v. Eccellenza rev.ma dev.mo in G. C. e Maria SS.


            Sac. Orione

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