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[incompleta]


         [Tortona, li] 18 Dic. [191]6


 Eccellenza Rev.ma,


 Ho ricevuto sta sera la venerata lettera di vostra Eccellenza rev.ma

in data 16 corr. mese, e indirizzatemi a Roma.

 A Roma non potei, mio malgrado, ancora venire, né posso ancora precisare

quando lo potrò, perché queste ultime chiamate sotto le armi, mi portano via parecchi,

e mi trovo quindi più legato e con maggior lavoro.

 Penso per ciò conveniente mandare senz’altro a don Brizio

la lettera di vostra Eccellenza rev.ma.

 Io proprio non so con chi egli ne abbia parlato; a me due volte, mi pare,

come già ebbi a scriverle, la seconda volta era perché io non avevo creduto,

e mi ribadì che ne era stato assicurato; e ora che vostra Eccellenza

dà quel nome del viceprefetto, rammento che la signora aveva proprio quel nome.

 Per la verità devo però dire, che non ho notato in Brizio mal animo:

egli unicamente mi riferì la cosa per farmi comprendere che egli non conveniva

che restare più colà.

 Appena io lo vedrò gli voglio parlare a lungo e se mi sarà possibile

vorrei parlare anche con la sig.na Anzilotti, benché essi non avranno bisogno

della mie parole...

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