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[esiste una minuta di un foglio non digitata]


 [+]         Anime a Anime !

          Tortona, il XIX Aprile 1927


 Caro Monsignore, [Silvani]


 La pace di Gesù risorto sia sempre con noi!

 Per quella commissione, non c’è da fidarsene. Avrai ricevuto mia cartolina

da Torino; sta come sei, e fidato nel Signore: ti parlo con quell’affetto di padre

in Gesù Cr. che tu sai da anni.

 Quindi, secondo me, non domandare alla s. Sede, né per questa occasione

né per altra, che ti si presentasse, se essa non ha nulla e in contrario etc.

Attendi in silenzio, pregando. - Quantunque, da oltre un mese, sia stato a Roma,

e abbia parlato molto bene di te, e difesa l’opera tua, un Mg.re,

che fu successore a Buenos. Aires, - tuttavia penso che la santa Sede

non si senta ancora nella possibilità di rilevarti e renderti giustizia.

 Quante cose il s. Padre vorrebbe fare, che non sempre lo può!

 Tutti, del resto, sanno che tu hai sostenuto fortiter i diritti della chiesa,

e specialmente della sede Apostolica. Però saprai anche che c’è stato più di uno

che deve avere deplorato quel tuo carattere, in certi momenti poco suaviter.

Tu, caro Mg.re, non ti offendi di certo che Don Orione, - che ti ama tanto in Domino,

ti riveli questo, che, forse tu già saprai sai, e, saprai anche più.

 Ond’è che ci fu chi ti avrebbe veduto desiderato fuori della carriera diplomatica,

magari offrendoti un posto in qualche Congregazione romana,

ritenendo che il tuo carattere non sia sempre diplomatico. Dal momento però che Iddio

ti ha provvisto abbastanza largamente, a meno che proprio non sia desiderio di sua Santità,

ti direi di attendere, facendoti ogni tanto rispettosamente vivo presso la s. Sede.

 Pregare, studiare, startene ritirato, e in silenzio, attendendo con umile fiducia

l’ora del Signore, con piena fede nel Signore e nella santa Sede.

 Tu hai servito fedelmente il tuo sovrano: l’hai servito da avanguardista, -

hai e tutelato i diritti e la libertà della chiesa nella sua prerogativa più alta:

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la nomina e indipendenza dei Vescovi. Malgrado i difetti tuoi (e tutti ne abbiamo):

malgrado gli sbagli di dettaglio che puoi avere commesso: la tua rettitudine

e la battaglia che hai dato per salvare la libertà e l’onore della santa Sede

e scongiurare ben gravi pericoli in avvenire per l’unità della chiesa nel sud America, -

sono tali meriti davanti a Dio e alla chiesa che, se anche nella tua vita non avessi fatto altro

o non potessi fare di più, avresti già assai bene meritato, e ne avrai dalla mano di Dio

larga ricompensa. - Questo che ti scrivo sono i migliori voti e augurî

che ti può fare che ti ama in Corde Jesù con affetto come di padre.

 Tuo aff.mo in X.sto e nella santa Madonna


          Sac. Luigi Orione

          dei figli della Div. Provv.

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