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Minuta
al Card. Schuster
Milano
+ Bs. Aires, 11 dicembre 1935
Eminenza Rev.ma,
ringrazio vostra Eminenza della paterna bontà sua nella visita al Piccolo Cottolengo
Milanese. la visita del Vescovo è la visita di Gesù Cr. e la benedizione del Vescovo
è la benedizione di Gesù Cr.
La ricompensi Iddio largamente pel conforto dato a codesti miei poveri.
Deo gratias di tutto!
Don Sterpi mi scrive che vostra Eminenza gli lasciò detto che tornassi presto,
ma
povero, ché, se vengo con
carico di dollari o pesos, non mi riconoscerebbe più.
Eminentissimo,
spero, che con la
grazia di Dio, che vorrà riconoscermi ancora,
e mi riconoscerà sempre, poiché, per venire in Italia, penso che qualche anima buona
dovrà pagarmi il viaggio, dacché tra il denaro e me c’è una specie di inimicizia perpetua.
La Divina Provvidenza, per altro, manda, giorno per giorno, quanto fa bisogno,
a
seconda del numero dei ricoverati; e, non solo moltiplica il pane,
ma, perché
è tanto maternamente buona, che moltiplica anche il pesce.
Onde,
non ho soldi, ma non ho debiti. perché
Come
sia vada questa cosa
non lo so, so che chi fa tutto è la Divina Provvidenza,
che
fa. E
sempre Deo
gratias !
e che il gran debito sono io, che dovrei essere ben diverso
da
quello che
sono con nostro
Signore.
Si degni vostra Eminenza di pregare per me, e voglia gradire i più santi augurî
di
buon Natale. con i
voti di
ogni bene
Gesù Bambino la conforti di tante e tante grazie,
e la conservi lunghi e felici anni al bene della santa Chiesa.
Bacio
con venerazione la sacra porpora: invoco la carità delle xxx
sue orazioni
e la sua benedizione su di me e sulla Piccola Opera della Divina Provvidenza, e mi onoro
dirmi di v. Eminenza Rev.ma obbl.mo e osseq.mo servitore in G. Cr. e Maria SS.
Sac. G. Luigi Orione
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