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[dattiloscritto]
I Foglio
[+] Tortona 3 giugno 1938
Eminenza Reverendissima, [Card. I. Schuster]
Le bacio con profonda venerazione la S. porpora.
Quando sono venuto, l’ultima volta da v. Eminenza le ho detto che
la D. Provvidenza aveva mandato un po’ di danaro, e che pensavo adoperarlo
per acquistare altro terreno a Restocco, sia per edificarvi, a suo tempo, la chiesa,
e sia per elevare qualche nuovo padiglione, - mano mano che n. Signore mandasse
altri aiuti, allo scopo di ricevervi altri poveri: - ora la casa è stretta e non ce ne stanno più,
come v. Eminenza avrà visto.
La casa, grazie a Dio, è senza debiti, e va avanti un giorno dopo l’altro,
senza debiti: - è tutto la Div. Provvidenza che fa.
Sarebbe urgente fare il compromesso d’acquisto per assicurare l’area cui accennavo;
che viene via per un prezzo ritenuto da tutti molto conveniente; - si eviterebbe il pericolo
di perderla, e di restare imbrogliati, senza più possibilità di poter allargare, in quel punto,
le tende della Div. Provvidenza, poiché si rimarrebbe serrati da strade.
Ci darei subito un acconto, un terzo del prezzo, in L 300.000: il resto si pagherebbe
nel 1939. Tenere lì il denaro, non possiamo poiché sarebbe contro lo spirito della nostra
piccola Congregazione. Avrei già il debito permesso dal mio Visitatore apostolico.
Ma, poiché dissi a v. Emin. che desideravo ancora scrivergliene, - e così faccio
ora in Domino, - e sa Iddio quanto mi è sempre gradita l’occasione di mettere me
e i miei religiosi, i nostri poveri e ora anche codesto pezzo di terreno, tutti e tutto,
ai piedi di v. Emin.za Rev.ma, come ai piedi del Signor n. Gesù benedetto
e della S. Chiesa.
Quanto al restante che dovrà pagarsi, mi pare di poter assicurare v. E. Rev.ma che,
malgrado i miei peccati, la Div. Provvidenza pagherà tutto, poiché è tutto essa
che fa, - io, purtroppo, non faccio che imbarazzarla, cara e S. Provvidenza
del Signore!!!. = Se ci fosse qualche difficoltà, la pregherei di degnarsi significarmelo con urgenza, - poiché, essendo io stato sino a questi giorni in Calabria e Sicilia, non ho potuto fare prima, né conoscevo: e il pericolo che si corre e l’urgenza che c’è. =E si degni darmi, Eminenza Rev.ma una grande e forte benedizione che mi diriga nel cammino del Signore,
e della croce del Signore, ché altro non devo desiderare e bramare, né altro voglio,
per divina grazia.
Ancora bacio, con ogni riverenza e devotissimo affetto in Gesù Cristo e Maria SS.
la sacra porpora, e nel Signore le dico che, specialmente in questi giorni, vorrei darle
in Domino qualche figliale conforto. Di v. Emin.za Rev.ma umile
e ossequiosissimo servitore:
Sac. G. Luigi Orione dei Figli della Div. Provvidenza
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