V049T015 V049P017
[dattiloscritto]
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[+] 19 luglio 1939
Eminenza Rev.ma,
Le bacio con grande venerazione la sacra porpora.
Come vostra Eminenza sa, si trova qui con me, dal 15 febbr. 1938,
il sac. Carlo Casati, da Verano Brianza di anni 60.
La sua condotta, se non fervente, fu però sempre buona quanto a moralità e a pietà, -
né mi risulta sia mai caduto nel vizio del vino, che pare avesse prima.
Purtroppo non sa come frenarsi e governare la lingua, ma non in cose gravi,
si lamenta e si lascia trasportare a qualche critica.
Un miglioramento nella sua vita c’è, e, dopo questi diciotto mesi di prova, fatta qui,
sotto gli occhi di qualche buon sacerdote provetto, mi pare si possa dargli il conforto
dell’abito ecclesiastico e la riabilitazione alla S. Messa.
Vostra Eminenza, nella sua benignità, mi disse che si rimetteva a me poveretto; - se
dunque ella non avesse difficoltà, premesso un buon corso di Esercizî Spirituali predicati,
dove, assistito da sacerdote degno, rivedrebbe le rubriche e si infervorerebbe nello spirito,
direi di riabilitarlo alla sola celebrazione, per ora.
Il sac. Casati non mostra vocazione alla vita religiosa, - anzi desidera poter ritornare
al clero della sua diocesi, magari dopo qualche anno.
Io, intanto, non permetterò che venga in Archidiocesi di Milano, - però vorrei
che vestisse all’ambrosiana e celebrasse in ambrosiano anche stando nelle case
della Divina Provvidenza e fuori diocesi, - se vostra Eminenza non ha difficoltà, -
per lui, certo, sarebbe un conforto.
Sono quattro anni che non celebra più, - il giorno che risalirà l’altare potrò dirgli
che vostra Eminenza gli manda la sua paterna benedizione?
E si degni benedire anche il suo indegnissimo servitore, in Gesù Cristo crocifisso.
Sac. G. Luigi Orione dei Figli della Div. Provv.za
A Sua Eminenza Rev.ma
Il Sig. Cardinale Ildefonso Schuster
Arcivescovo di Milano
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