V049T020 V049P021
[incompleta]
[+]
Veneratissimo Monsignore, [Arc. di Torino]
Avrei dovuto prima d’ora scrivere a vostra Eccellenza per ringraziarla
della benevola accoglienza e della benedizione che, nella sua grande bontà,
mi ha dato quando fui dalla Eccellenza vostra con la lettera del mio Vescovo.
Non l’ho fatto e le domando scusa.
Le dico in verità che uso a trattare quasi unicamente con dei poveri figli,
non sapevo come fare a scrivere ad un Arcivescovo.
Ora che due chierici di questa casa di Tortona verranno a far visita
a vostra Eccellenza accompagnati dal Sig. Balma, quello a cui saranno in particolar modo
affidati i pochi figli della Divina Provvidenza che verranno ad imparare un’arte costì,
mi permetto nella mia grande miseria di povero peccatore di umiliare a vostra Eccellenza
i sensi della mia altissima venerazione verso l’Eccellenza vostra.
I figli della Divina Provvidenza che verranno ad apprendere un’arte costì,
spero nel Signore che saranno per esserle di consolazione e di conforto.
¨