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 +          Pax Christi !


 Eminenza Reverendissima,


 Il mio caro confratello sac. Alvigini, che è alla piccola casa di San Fogliano,

mi ha scritto che vostra Eminenza ha accolto, la festa della Visitazione di Maria SS.,

proprio con una grande affabilità paterna.

 E mi dice che è stato tanto contento e consolato nel santo servizio del Signore.

 E per questo, dopo aver ringraziato di tutto cuore il Signore, sono a ringraziare

umilmente l’Eminenza vostra di tanta bontà e ad assicurarla che si farà,

con la divina grazia, tutto quanto potremo perché Dio benedica cotesta piccola casa

sì che ne venga consolazione grande anche al cuore vostro.

 Vostra Eminenza si degni continuare, la prego, la sua grande benignità

con un istituto così bambino e veramente in fasce.

 In gran parte, questo istituto della Divina Provvidenza è uscito dalle mani

di Monsig. Daffra, perché egli è Egli stato Lui il buon padre che accolse tutti noi quando

eravamo piccoli e tanto poveri in Seminario, lui che ci ha poi fatto da padre per tanti anni,

e ancora adesso chiamandoci l’istituto in sua diocesi dove, oltre al Convitto Vescovile,

abbiamo pure un piccolo noviziato al quale egli stesso ha date le prime regole

per la vita interiore e spirituale.

 Noi siamo ben misera cosa. ma Vostra Eminenza nella Sua carità vorrà degnarsi di pregare anche per noi, e noi con l’aiuto di Dio cercheremo di servire unicamente e sempre meglio il Signore, e di

 Noi siamo ben misera cosa, ma non lasceremo tuttavia di innalzare le nostre povere

preghiere al nostro caro Signore Gesù per l’Eminenza vostra,

e per la santa chiesa che governa.

 Col bacio della sacra porpora imploro umilmente sopra di me e l’istituto

la sua santa benedizione.

 Di v. Eminenza Reverendissima umilissimo servitore


      Sac. Orione Luigi dell’Opera d. Divina Provvidenza


 Tortona, il 9 luglio 1902

 Brutta copia della lettera inviata al Card., di Torino il 9 luglio 1902



 [Quanto alla minuta qui di fianco c’è l’inizio di una seconda minuta - non trascritta -

 Dopo la notizia dell’udienza concessa a don Alvigini, D. O. continua!]

 «Quantunque per la vita di carità di vostra Eminenza sapessi quanto grande fosse

la sua bontà verso i più poveri, pure il singolare affetto mi ha assai consolato nel santo

servizio del Signore, come ha consolato il sacerdote che venne da v. Eminenza»

[e continua con i ringraziamenti...]


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 [Sul retro di detta minuta, c’è una minuta di altra lett. inviata al vescovo di Tortona

e che possiamo ritenere dello stesso periodo (durante le vacanze estive 1902); mettiamo

15 luglio 1902]

 [Ci sono due intestazioni:] «Veneratissimo Padre in n. Signore G. C.»

e «Eccellenza Rev.ma» [tutte e due cancellate.]

 Il chierico Gramegna mi si raccoman mi prega di raccomandarlo a vostra

Eccellenza per ottenere di essere riammesso in Seminario. Quantunque già altra volta

mi sia permesso di parlare a vostra Eccellenza di questo chierico (che mi parve sempre

più infelice che meno colpevole), tuttavia ancora oggi prego vostra Eccellenza

di permettermi di raccomandarlo alla sua paterna bontà facendomi, dacché vedo in lui

un grande cambiamento in bene.

 Se v. Eccellenza appena lo può, veda di accontentarlo questo buon chierico

che ha già fatto patito tanto e promette cercare in Dio...

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