V049T025 V049P026
+ Pax Christi !
Eminenza Reverendissima,
Il mio caro confratello sac. Alvigini, che è alla piccola casa di San Fogliano,
mi ha scritto che vostra Eminenza ha accolto, la festa della Visitazione di Maria SS.,
proprio con una grande affabilità paterna.
E mi dice che è stato tanto contento e consolato nel santo servizio del Signore.
E per questo, dopo aver ringraziato di tutto cuore il Signore, sono a ringraziare
umilmente l’Eminenza vostra di tanta bontà e ad assicurarla che si farà,
con la divina grazia, tutto quanto potremo perché Dio benedica cotesta piccola casa
sì che ne venga consolazione grande anche al cuore vostro.
Vostra Eminenza si degni continuare, la prego, la sua grande benignità
con un istituto così bambino e veramente in fasce.
In gran parte, questo istituto della Divina Provvidenza è uscito dalle mani
di
Monsig. Daffra, perché egli è Egli
stato Lui il buon padre
che accolse tutti noi quando
eravamo piccoli e tanto poveri in Seminario, lui che ci ha poi fatto da padre per tanti anni,
e
ancora adesso chiamandoci
l’istituto in sua diocesi dove, oltre al Convitto Vescovile,
abbiamo pure un piccolo noviziato al quale egli stesso ha date le prime regole
per la vita interiore e spirituale.
Noi
siamo ben misera cosa. ma Vostra
Eminenza nella
Sua carità
vorrà degnarsi
di pregare
anche per
noi, e
noi con
l’aiuto di
Dio cercheremo
di servire
unicamente e
sempre meglio
il Signore,
e di
Noi siamo ben misera cosa, ma non lasceremo tuttavia di innalzare le nostre povere
preghiere al nostro caro Signore Gesù per l’Eminenza vostra,
e per la santa chiesa che governa.
Col bacio della sacra porpora imploro umilmente sopra di me e l’istituto
la sua santa benedizione.
Di v. Eminenza Reverendissima umilissimo servitore
Sac. Orione Luigi dell’Opera d. Divina Provvidenza
Tortona, il 9 luglio 1902
Brutta copia della lettera inviata al Card., di Torino il 9 luglio 1902
[Quanto alla minuta qui di fianco c’è l’inizio di una seconda minuta - non trascritta -
Dopo la notizia dell’udienza concessa a don Alvigini, D. O. continua!]
«Quantunque per la vita di carità di vostra Eminenza sapessi quanto grande fosse
la sua bontà verso i più poveri, pure il singolare affetto mi ha assai consolato nel santo
servizio del Signore, come ha consolato il sacerdote che venne da v. Eminenza»
[e continua con i ringraziamenti...]
V049P026b
[Sul retro di detta minuta, c’è una minuta di altra lett. inviata al vescovo di Tortona
e che possiamo ritenere dello stesso periodo (durante le vacanze estive 1902); mettiamo
15 luglio 1902]
[Ci sono due intestazioni:] «Veneratissimo Padre in n. Signore G. C.»
e «Eccellenza Rev.ma» [tutte e due cancellate.]
Il
chierico Gramegna mi si
raccoman mi prega di
raccomandarlo a vostra
Eccellenza per ottenere di essere riammesso in Seminario. Quantunque già altra volta
mi sia permesso di parlare a vostra Eccellenza di questo chierico (che mi parve sempre
più
infelice che meno
colpevole), tuttavia ancora oggi prego vostra Eccellenza
di
permettermi di raccomandarlo alla sua paterna bontà facendomi,
dacché vedo in lui
un grande cambiamento in bene.
Se v. Eccellenza appena lo può, veda di accontentarlo questo buon chierico
che
ha già fatto patito
tanto e promette cercare in Dio...
¨