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[incompleta]
+ Anime e Anime !
Carissimo fratello in G. C., [don Albera]
Ricevo la tua lettera e leggo la confidenza che mi fai.
Prima di tutto ti ringrazio, poi ti dico schiettamente che sono innocente.
Non ho detto che sono dispiacentissimo che tu faccia quest’affare, non ho detto nulla,
che anche lontanamente volesse dir male di te e di quest’opera che inizî!
Tuttavia domani dovrò recarmi a Godiasco, dove dirò due parole sull’Immacolata: -
caro fratello, ne parlerò pubblicamente, con cuor grande di sacerdote e di fratello: -
vedrai che tutti potranno essere soddisfatti se da me si vuole una soddisfazione di un male,
che non credo d’aver fatto né d’aver avuta l’intenzione di fare.
Se
si hanno prove, desidero però
che si faccia luce.
Sai perché non vado più a Godiasco?
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