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A Sua Eccellenza Rev.ma
Mg.r Paolo Albera
Vescovo di Provincia di Catanzaro Mileto
Calabria
[+] Buenos Aires, il 22 giugno 1935
Caro Eccellenza,
Il Signore sia sempre con noi e ci faccia vivere della sua carità!
Ti mando i miei auguri: - Iddio ti conservi lunghi e felici anni al bene
della tua chiesa e della Chiesa universale e conceda al tuo cuore tutto quello
che il cuore di un Vescovo e di un padre può desiderare.
Spero che starai bene, ma ho saputo con pena che hai avuto ancora male alla mano.
Sei guarito?. Abbiti cura, - ora vedi, siamo già un po’ avanti, e si sentono disturbi e mali
che prima neanche si sapeva cosa fossero. Io sto bene, ho solo un po’ di diabete, ma è assai diminuito. Immaginati che volevano farmi stare a letto almeno per tre giorni, a pura acqua.
È quel Gonnella che avevamo a San Bernardino il primo anno e poi a S. Chiara; ora
è medico qui, e un’autorità medica. Lo ricordi?. Mostrava intelligenza e diligenza fin
d’allora; - era della Villetta, cioè di Villa Romagnano, come Artana e i Borasi, Roberto e
Giuseppe. Sai cosa gli ho detto? Senti, Gonnella, se mi dici di stare a letto tre giorni a vino
puro, magari a nebbiolo, barbera, grignolino, allora siam subito d’accordo, canterò magari
tutto il giorno, e va bene, ma, stare a pura acqua, eh via! un po’ di discrezione, - è questa
la gratitudine che vuoi mostrarmi dopo che ti ho preso in Collegio?
Pensa un po’, caro Monsignore, che risata! E penso che avrò procurato un po’
di sollievo anche a te e Deo gratias!
E per la mia anima, preghi qualche volta? Io prego sai per te, caro Eccellenza, -
e il 20 maggio ti ho avuto davanti tutto il giorno, e fu tutto per te.
Ho tanto lavoro sai, e non ho quasi più tempo a scrivere che di notte: mi vado dando
tutto al Signore, alla santa Chiesa, alle Anime e ai poveri: di mio non vorrei avere più
nulla. Eppure, ogni giorno trovo ancora tanta robaccia da cacciar fuori,
tanto dell’uomo vecchio! Prega, prega per me, caro Eccellenza.
E vedi i miei di Reggio? Come fanno? Fa tu un po’ da padre a codesti figli, -
io non lo potrò più fare, ma pregherò e il Signore li assisterà.
Salutami Mg.r Felice; mi ha scritto, non gli ho ancora risposto, -
digli che abbia pazienza, - che preghi per me.
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Vorrei vederlo in un’altra situazione e prego per lui.
Interpreto il desiderio di tutti questi, inviando anche per loro, ogni ossequio a te
e a lui: beneditemi, e arrivederci quando e dove a Dio piacerà.
Bacio il santo anello, e ti sono in Gesù Cristo e nella santa Madonna aff.mo
Don Orione
della Piccola Opera della Divina Provv.za
P. S. Qui ho trovato tanti dei nostri antichi alunni e che affetto dimostrano!
Ho trovato quel Ricci (di Genova) che avevamo a S. Bernardino, -
quel Manara Carlo che stava davanti a noi, e ti condusse da Vescovo a Vigevano.
E mantengono la fede, e un gruppo venne anche a cercarmi l’altra sera, per S. Luigi.
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