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[incompleta]
[+] 4 dicembre [1]916
mattina
Eminenza Rev.ma,
Al Patriarca di Venezia.
Vengo ora dall’altare, e sento che è questo il momento più opportuno per fare
a vostra Eminenza Rev.ma quella che si chiama la visita di calore.
Io
Non ebbi ho mai avuto
occasione di fare di
simili visite di
calore,
né
so in che cosa essi consistano, e
che cosa si debba fare e dire in simili occasioni.
Ma
Vostra Eminenza va con la santa semplicità e d
quindi vorrà passare
su tutte le etichette e le formule.
Dunque
le dirò che pare che non possa venire a Roma e che
quindi
con vivo dispiacere, non potrò venire di persona come tanto ha desiderato
l’Eminenza vostra.
Vengo
qu perciò in ispirito.
E che cosa le dirò?
Ecco
Eminenza: vengo dall’altare x
dove, con la grazia del Signore ho applicato
la S. Messa per la sua madre e per suo padre, per la sua sorella,
e per quanti vostra Eminenza avrebbe in cuor suo desiderio che dicessi la Messa.
Così, mentre oggi lei diventa Cardinale, mi sono sentito con tutti i nostri cari
orfanelli di più vicino in ispirito a vostra Eminenza e mi è parso di entrare così
nel suo spirito e della santa Chiesa.
E
benché sappia bene di nulla
essere poter assai
indegno agli occhi, del Signore con
voglio, con la sua grazia, continuare a pregare pel Santo Padre, per la Santa Chiesa, e
per
vostra Eminenza, e per tutto xxx
il Sacro Collegio, e pei Vescovi, che
poiché
la vostra dignità e
sarebbe un peso formidabile agli angeli stessi.
Oh
quanto è bella l’unione dell’Episcopato col Santo Padre
Tanto più in questi momenti, ai quali appartiene particolarmente saper soffrire
e combattere fino alla morte, se fa bisogno per la gloria del Signore,
e per la salvezza del suo gregge.
Tutto sta che l’Episcopato stia unito: dall’unione dell’Episcopato nasce il coraggio
nei singoli pastori e quella fortezza e libertà evangelica che a nostri tempi è massimamente
necessaria,
bisognerebbe che Ah se alcuni santi
Vescovi rinunciassero in questi [tempi],
per
l’amore di Dio dal sentire
diversamente e della santa Chiesa,
si sapesse rinunciare anche al modo di sentire privato.
Se potessi mai far giungere sino ai piedi del Santo Padre la mia povera voce,
vorrei dirgli di far sentire ai Vescovi che stiano uniti nel Signore,
che poi le patrie di questa terra se ne vanno,
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ma la fede e la carità non devono essere spezzate, perché sono esse
che ci daranno il Paradiso.
Oh
quanto sarebbe mi
parrebbe necessario che, anche in
politica, i Vescovi alc
e
il
clero sentissero sol
si facesse tacere la voce della carne e del sangue per
sentire
e l’umana politica, per sentire la voce del Vicario di Gesù Cristo!
Sopra tutti gli umani interessi, opinioni, passioni, e partiti, e controversie politiche,
si
leva il Vangelo e col
Vangelo si leva il Pap
Vicario di Gesù Cristo, che predica a tutti
ugualmente e in modo generale la giustizia, la carità, l’umiltà, la mansuetudine,
e la dolcezza, e tutte le altre virtù evangeliche, riprovando i vizî contrarî.
In
questo dolorosissimo
doloroso momento e in altri più dolorosi di supreme pene
per
la santa devo Chiesa
quanto x...
¨