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 Eccellenza Rev.ma, [di Orvieto]


          Roma, 27 / 5 ore 15 1904


 Ricevo ora la venerata lettera di v. Eccellenza del 25 corr.; ad essa mi pare di avere

già però risposto con l’espresso di stamattina.

 Se la dichiarazione di firmarsi da don Risi deve essere analoga a quella

di don Albera, prego avvertirmene.

 Umilmente però faccio osservare che la stessa, specialmente fatta da don Albera,

quale Direttore, non mi pare esauriente, e in un punto, - per chi volesse malignare -

è di troppa ambiguità, - e certo è che gli scrittori dell’Unione Popolare non sono ingenui!

 O non smentire, o smentire in modo da non dare appigli.

 Pregherei v. Eccellenza di farmi inviare quei numeri dell’Unione Popolare, come

del «Comune», che parlassero della cosa; i numeri dell’Unione pregherei, anzi,

che fossero in duplicato.

 Perdoni la libertà, e mi abbia in n. Signore per dev.mo suo


       Sac. Orione Luigi  dell’Op. della Div. Provv.za

  V049P155b


[incompleta]


           Roma, 30-8-1903


 Veneratissimo Monsignore,


 dalla lettera che comunico a vostra Eccellenza una lettera ricevuta l’altro jeri dal

mio Vescovo. come vedrà che tra qualche giorno potrò trovarmi presso il mio Vescovo

chiamatovi da lui stesso: e È questo [è] un gran bene perché sarà più facile. impedire

ulteriore equivoco, ogni possibile e finire in Domino ogni cosa.

Dico questo perché Quando andai, prima di partire, ad ossequiare

Monsig. Bucchi-Accica, egli mi disse che aveva scritto al Vescovo della attività

esuberante di Don Albera che pensava scrivere ancora di farlo venire il Vescovo

ad Orvieto.

 Ciò che mi par un fuor di proposito.

Ora So che don Albera oggi e domani so che deve giungere a Roma e vi si fermerà

qualche tempo giorno.

Non vorrei Dubito che nascessero faccia nascere ulteriori equivoci; - quindi se nella

sua saggezza credesse bene bene inviare al Vescovo e a me qualche sua riga da poter

presentare in caso riservata al Vescovo...

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