V049T134 V049P181



[scritta da terzi]


Al Rev.mo Mg.r Leonardo Margiotta Zema

fermo Posta Centrale - Roma


 [+]        [Tortona,] 7 settembre [192]2

         Anime e Anime !


 Caro e venerato sig.r canonico,


 Ricevo suo espresso, e non telegrafo, ma spedisco un espresso perché così posso

meglio assicurarla che la decisione di ritirarci da Prunella non tocca affatto lei,

caro Monsignore, quasi lei non ami la Congregazione.

Io non ho mai pensato quello, né mai sentii alcuno, sia pure in altri termini, dire ciò

o esprimere tale sciocchezza, che avrei ricacciata perché ingiusta e ingiuriosa.

 Non ho mai dubitato, né dubito affatto, del suo attaccamento a questa minima

Congregazione, e le sono grandemente tenuto della sua benevolenza per noi,

che tanto ci conforta.

 Non ho mai sognato di negarle nessuno abboccamento o colloquio, - solo

non l’ho fissato, perché oramai sono come un uccello sul ramo; oggi sono qui

e domani sono là, e non avrei voluto farla venire qui, e non trovarmi.

 Pensavo che, presto o tardi, ci saremo ugualmente veduti e se lei non fosse venuta

da me, io sarei venuto da lei.

 Anche oggi non posso dirle se domani o dopo ci sarò, - perché sto aspettando

un telegramma per andare più da una parte che dall’altra; - ma se lei va

sul Lago Maggiore e vi si ferma, mi mandi l’indirizzo che è facile che io la veda là

per qualche ora, o ci rivedremo qui al suo ritorno: questa è sempre la sua casa.

 Già dal complesso della mia prima lettera lei, caro Monsignore, facilmente e

chiaramente può rilevare che io mi sono convinto che il nostro personale non sia adatto

per lei, quindi mi permetta di non deflettere dalla decisione presa dopo avervi

pregato a lungo.

 Nessuno è più persuaso di me che noi vogliamo poco, molto poco; purtroppo è così,

ed io non devo stare là ad imbarazzare e ad impedire lo sviluppo di un’opera,

chiamata a far tanto bene.

 Quello che ho promesso lo farò, caro Monsignore; io pregherò sempre per lei

e per le Istituzioni di Prunella.

  V049P182


 Ma lei, intanto che è a Roma, veda di cercare, e di trovare altri,

il che a Roma le sarà facilissimo.

 Quanto alla nostra partenza essa avverrà senza che da noi se ne parli con nessuno;

e non abbandoneremo quegli orfani e orfanelle che passandole a chi lei manderà

a sostituirci, perché tutto deve farsi con ogni senso di delicatezza,

e secondo lo spirito del Signore.

 La carità non si misura col metro!

 Mi pare di avere risposto a tutto, ma sono sempre a sua disposizione,

con l’ajuto del Signore. -  

 Mi raccomandi alla S.S. Vergine Addolorata, e mi abbia, in osculo sancto,

per dev.mo e obblig.mo servitore e amico


        Sac. Luigi Orione  della Div. Provv.za

¨