V049T150 V049P201
[scritta da terzi]
15 / 6 -’17
Ce
Eccellenza Rev.ma,
Oggi desideravo venire da vostra Eccellenza, ma ho scritto a don Albino la lettera
cui unisco copia, e, ora che il don Moretti è venuto, vedo che è troppo tardi
e che non c’è più di treni per Ventimiglia. -
Il don Moretti non mi portò la lettera, della quale mi aveva scritto:
dice che non l’ha più,- che però io glielo avevo promesso a voce. -
Sento di non avere l’obbligazione, che il don Moretti Albino vuole addossarmi,
però del lavoro ne ha fatto, e m’ha detto che si trova in necessità. -
Gli dia pure le 300 lire, e sia finita; io vivo di carità, e quello che, per giustizia,
non gli andasse, vada ad aiutare un sacerdote che è in bisogno. -
Il Signore aiuterà anche a me.
Le bacio con venerazione il sacro anello, e sono di vostra Eccellenza Rev.ma
Dev.mo come figlio in Corde Iesu
firmato Sac. Orione della D. P.
A Sua Ecc. Rev.ma
Mons. Ambrogio Daffra
Vescovo di Ventimiglia
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