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[scritta da terzi]


            15 / 6 -’17


Ce Eccellenza Rev.ma,


 Oggi desideravo venire da vostra Eccellenza, ma ho scritto a don Albino la lettera

cui unisco copia, e, ora che il don Moretti è venuto, vedo che è troppo tardi

e che non c’è più di treni per Ventimiglia. -

 Il don Moretti non mi portò la lettera, della quale mi aveva scritto:

dice che non l’ha più,- che però io glielo avevo promesso a voce. -

 Sento di non avere l’obbligazione, che il don Moretti Albino vuole addossarmi,

però del lavoro ne ha fatto, e m’ha detto che si trova in necessità. -

 Gli dia pure le 300 lire, e sia finita; io vivo di carità, e quello che, per giustizia,

non gli andasse, vada ad aiutare un sacerdote che è in bisogno. -

 Il Signore aiuterà anche a me.

 Le bacio con venerazione il sacro anello, e sono di vostra Eccellenza Rev.ma

 Dev.mo come figlio in Corde Iesu


         firmato Sac. Orione  della D. P.


A Sua Ecc. Rev.ma

Mons. Ambrogio Daffra

Vescovo di Ventimiglia

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