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 [+]        [Anime e Anime !]

         [Tortona,] lì 12 dic. [191]4


 Eccellenza Rev.ma, (a Mg.r Scatti Vescovo di Savona)


Giungo anch’io a Tortona insieme con

 Mi giunge la sua venerata Sua lettera e l’unito discorso, e vengo a ringraziare subito

vostra Eccellenza Rev.ma e dell’una e dell’altro.

 Prima di pubblicarlo scriverò a Mg.r Daffra, facilmente però potrò parlargliene,

dovendo fra non molto recarmi a Sanremo per la premiazione al Convitto di S. Romolo,

dove anch’egli ha promesso detto che sarebbe intervenuto, povero sant’uomo!

 Credo che non mi dirà di no, - si tratta poi di fare un po’ di bene,

e dunque andiamo avanti in Domino.

 Quel discorso è scritto con cuore apostolico ed è pieno di fede, e parla del

sacerdozio e del Vescovo, e mira a rinsaldare tenere nei fedeli il principio dell’autorità

religiosa, della quale tanto ha bisogno oggi la società, come sapientemente disse

il S. Padre nella sua Enciclica; - e servirà non solo a questo servirà, ma, col divino ajuto,

varrà a crescere nei cuori proprio la venerazione al clero,

che ora si va ora alquanto perdendo.

 Dunque vostra Eccellenza ne stia lieta in Domino, e Mg.r Daffra anche.

 Le spedirò poi prima le bozze com’è doveroso.

 La tipografia sotto le feste del Natale e di Capo d’anno è così occupata che andremo

un po’ più in là; ma il Signore ne caverà del bene lo stesso.

 Io colgo intanto questa circostanza per farle i miei più fervidi augurî pel S. Natale:

 Vostra Eccellenza si degni pregare Gesù Bambino per me ed io lo pregherò per lei

ten di Cuore. E la ringrazio anche del bene che mi hanno fatto le sue predicazioni

prediche, e anche i suoi discorsi famigliari, che mi erano così confortanti, perché erano

come di granito, robusti di purissima fede adamantina e di dolcissimo e filiale amore

alla santa Sede Apostolica. e di

 Oh quanto fa mai bene al cuore sentire un po’ parlare con fede della S. Chiesa,

nostra madre, e del Papa, come se ne parlava una volta!

Oh Che la misericordia di Dio mi conceda un po’ il perdono dei miei peccati, e col

Suo amore anche un po’ tanto (e un po’ tanto ne vorrei) di questo amore, e di vivere e

di morire di questo amore alla S. Chiesa, ai Vescovi e al Vicario

di n. Signore Gesù Cristo.

 Le bacio con profonda venerazione il S. anello, e le prego dalle mani della

Madonna SS. xx tutte quelle grazie che il suo cuore di Vescovo può desiderare.

 Di v. Eccell. Rev.ma

 Dev.mo servitore

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