V049T168 V049P222
[incompleta]
+ Nostro Signore G. C. e la Madonna SS.
il S. Padre e le Anime !
Roma, il 10 febbr. 913
Eccellenza Rev.ma, [Mg.r Caron]
Oggi è Santa Scolastica, e il nostro dolce Signore Gesù mi dà la consolazione
di mandare a vostra Eccellenza Rev.ma una parola di conforto.
Ieri sera sono stato da una delle figlie dell’On.le Giolitti, la Chiaravaglio,
che conoscevo da qualche anno.
Sono andato nel Signore per vedere se, col divino ajuto, avessi potuto fare qualche
cosa, perché vostra Eccellenza Rev.ma possa presto andare a Genova.
Mi accolse molto bene e mi disse che in questi giorni avrebbe parlato
al guardasigilli e a suo papà.
Che però suo padre (già mi poteva dire) che avrebbe lasciato andare la cosa.
Mi disse di tornare venerdì questo a prendere la risposta, e che forse anche prima,
qualora io le avessi telefonato, avrebbe potuto dirmi qualche cosa.
Mi disse che oggi se ne sarebbe trattato alla Camera; io questo lo ignoravo,
poiché in questi giorni poco leggo.
Monsignore, vorrei che la presente le giungesse nella festa della cara Santa, che
amo tanto, come una piccola consolazione che cade dalla mensa di Dio per v. Eccellenza.
La informerò del resto.
Preghi per me.
Sono un povero sacerdote peccatore, dica a S. Benedetto e più a n. Signore
e alla Madonna SS. una parola per me. - Non mi occorre altro. -
Bacio con venerazione grande il S. anello, e mi benedica.
Non occorre che mi conosca.
¨