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[incompleta]
[+] Anime e Anime !
[Tortona,] XIV maggio 1923
Eccellenza Rev.ma,
Ringrazio vostra Eccellenza della sua bontà nell’inventare i figli della Divina
Provvidenza
e stabilirsi nella diocesi che Dio le ha dato, a
governare e Le
chiedo
umilmente scusa di non averle potuto subito rispondere, poiché ero assente
sino a l’altro jeri.
Io
Io non so dirle di venire, perché, anche trovassi luogo
posti adatti ambienti e case
adatte,
ora non avrei poi affatto
personale atto disponibile, e prevedo che per un bel po’
prevedo
che non potrò averne.
Non
agirei quindi da onesto a far sì
metterLe fuori farle far spese di viaggio, mentre
già
so che, in ogni anche
in ogni miglior ipotesi, non mi sarebbe poi dato accontentare
subito
vostra Eccellenza Rev.ma.
Ho già troppi impegni precedentemente presi in Italia e all’Estero per venirmi
a compromettere anche costì.
Tanto
qui che poi quando
Io
so cosa capita che quando si è davanti ai Vescovi, e
non so dire di no,
e allora mi trovo preso.
Così
sono stato dopo il mio ritorno d’America, sono stato a Roma piû
volte, ma
tranne
quando sono arrivato, ho sempre dovuto fuggire evitare, pure con mio
dispiacere e
vergogna,
Sua Eminenza il Cardinale Pompili, perché non so piû ora come
ritrarmi
liberarmi
da un impegno preso con Lui in un momento di debolezza. E così con
qualche
altro.
Eccellenza,
io verrei forse
ad impegnarmi senza poi poter mantenere,
e finirei di ingannarla, pure con tutta la buona volontà di attendere.
Non ho personale: siamo pochi: siamo capaci a poco o a nulla.
Non
creda a quello che dicono i giornali, Ella
le gazzette sono sono
fanno il loro
mestiere di Gazzette.
Vostra Eccellenza Rev.ma troverà buon personale dei Salesiani o dai Giuseppini
di Torino.
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