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[incompleta]


 Venerato e caro Monsignore, [Mg.r Guerri]


 Non vorrei abusare della benevolenza sua, ma il caso è tale che mi fa ardito a

scriverle. per a chiederLe un piacere, se Le è possibile È un favore, che vengo a chiederle

per un caro amico e buon Sacerdote veramente prete che vedo si trova

in imbarazzo non lieve.

 Senta dunque, venerato Monsignore, e veda poi se le fosse possibile interporre inter

venire in ajuto ad un sacerdote povero, ma che veramente merita.

 Si tratta tratterebbe dunque del Rev.do don Alessandro De Tommasi, Arciprete

eletto di Broni, al quale furono richieste L. 2000 per il rilascio delle Bolle.

 Egli, è vero è parroco, è vero, di Cervesina, , ma che è un paese sperduto lungo

il Po, e soggetto a xxx danni erosioni di acque e ad inondazioni, con un sacrificio reddito

parrocchiale molto meschino e al in parte, aleatorio.

Di più Per di più, dovette il don De Tommasi fare spese non indifferenti e nella Casa

e nella Chiesa per rimettere in onore la chiesa, essendo succeduto a tale che - requiescat

l’aveva trascurata neglett tanto e in più non avvilita facendone pur mercato, sì che’ei possava per bottega d’una specie di stregonerie.

 Il De Tommasi, x che poi è di umile famiglia e studiò di carità come me, mi ha

manifestato tutto il suo presente imbarazzo per le L. 2000 ed io, x pur a costo rischio

d’esser troppo ardito, - mi sono offersi di scrivere a lei, car conoscendo a prova il cuore

di Mg.r Guerri.

 Il De Tommasi ha raccolte su L.1500, che unisco e me le portò:

esse sono unite alla presente. e, in vostro non ha

 Veda un po’ ora lei, caro Monsignore, di interporvi i suoi buoni ufficî; ella sarà un farà cosa gradita e sarà ma e di conforto certo anche al cuore di questo nostro

ven.mo Vescovo. che ha il quale

 Le chiedo nuovamente scusa della libertà, mentre la ringrazio come d’un favore

personalmente a me fatto!

 Iddio la ricompensi di tutto, e La S non mi dilungo; ma mi riprometto

di venirle presto di xx presenza a...

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