V049T206 V049P264
[+]
[Tortona]
Carissimo don Beltrami:
Chiedo scusa di rispondevi a quasi un mese di distanza.
I Sono stato assai contento che abbiate fatto i santi Esercizî; che abbiate celebrato
sulla tomba di Pio X, il Papa povero e dall’anima veramente apostolica - : che abbiate
potuto vedere questo nostro Santo Padre, suscitato da Dio a governare la Chiesa
in tempi sì difficili.
II Vi esorto a continuare con animo alacre i vostri studi, e perseguire, Deo adiuvante,
la meta che vi siete prefisso a Roma, e sono lieto della soddisfazione che mi dite provare
frequentando le lezioni dell’Apollinare.
Rispondo, breviter, alle difficoltà. A) Non datevi fastidio per ora: quando sarà
congedata la vostra classe, il Signore ci dirà ciò che dovremo dire a Mons. Signori o a
Mons. Travaini. Non voglio che simuliate l’ingresso in Congregazione, ma andremo per
viam rectam, per la diritta via del Signore, e molto in Domino. Occorrendo, andrò io a
parlare sia a Mons. Signori che a Mons. Travaini. State tranquillo, se serviamo umilmente
Dio e la santa Chiesa, non ci mancherà l’aiuto dell’Altissimo.
B) Ditemi con bella e figliale sincerità di quanto vi può occorre all’anno tutto in
complesso, sia per voi che per la vostra madre, che io vi voglio aiutare, ove appena lo
possa, come è mio dovere di sacerdote e di fratello in X.sto. In qualche modo spero di
poterlo fare. Non mi poso dilungare più. - So che don Adaglio è assai contento di voi.
Dio vi benedica. Fate sempre più bene che potete.- Penso caro don Beltrami, che
se continuerete, col divino aiuto ad essere sacerdote di orazione e di carità, potrete fare
un grande bene alle anime, e darete grandi conforti alla nostra santa Chiesa.
Siete a Roma; vedete tutto con occhio o, meglio, con cuore devotissimo di figlio e
la Chiesa e il Papa. Non scandalizzatevi delle umane debolezze; coprite tutto
col vasto manto di amore figliale.
Fate bene la meditazione; dite bene la vostra S. Messa e l’ufficio; dite con sentita
pietà e sempre la terza parte del Rosario; alimentate la vostra lampada,
la vostra vita spirituale di buone letture, sostanziose di Dio.
Voi mi scuserete; vi parlo come ad uno dei miei, come fratello maggiore di età:
«Frater qui adiuvatur a fratre quasi civitas firma».
Coraggio, mio caro don Beltrami, e avanti sempre attaccato bene alla Madonna.
Voi siete il prete venuto dai piedi della Madonna della Provvidenza.
Vi abbraccio in osculo sancto e vi sono aff.mo in X.sto
Sac. Orione d. Div. Provv.
Salutatemi tutti. Conforto tutti. E don Martinotti, come sta.
Qui preghiamo per Martinotti tanto. Don Sterpi è a Venezia dal 1° maggio.
¨