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 [+]        Tortona, il 25 aprile 1928


 Caro Monsignore,


 Grazie della sua graditissima, e di quella che gentilmente mi ha comunicato.

Non sono il postulatore della causa di Pio X, - ero il sostituto di Monsignor Cani, - e

non so perché, alla morte di lui, abbiano pubblicato da Roma che gli ero succeduto;

postulatore non può essere che uno che abiti del continuo a Roma, e, per mille titoli,

un alunno del Seminario Pio, andato appunto da Pio X, di s. m.

 Penso sarà sua Eccell. Rev.ma Monsignor Serafini, Assessore al Concilio.

Ma, poiché la nomina non è ancora avvenuta, o non resa pubblica ancora, così oggi

ho inviato a sua Eminenza il Card. Vicario la lettera che ella mi ha trasmesso, -

perché egli veda se, e come, si può impedire che la detta causa venga danneggiata.

 Prego lei, caro Monsignore, di ringraziarmi il P. Benedetti, al quale esprimo

sensi di grato animo.

 Quanto alla seconda parte della sua lettera le dico, senz’altro, di domandare

la nomina di avvocato dei Santi; ma senza lasciare il posto che attualmente occupa.

 Poi vedrà: da cosa nasce cosa.

 Ben volentieri ossequierò sua Ecc.za Monsignor Vescovo nostro per lei:

egli lo ricorda sempre con piacere.

 Mi dà tanto conforto che ella, carissimo Monsignore, mi ricordi alla Madonna

della Divina Provvidenza, la quale sì è sua, ma è anche un po’ mia.

 Abbracciamoci fraternamente in osculo sancto e mi abbia pel suo aff.mo in G. Cr.


       Sac. Luigi Orione  dei figli della Div. Provv.

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