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 Eccellenza Rev.ma, [al Vesc. di Escavola - Polonia]


La Il nostro Signor Gesù Cristo dia a vostra Eccellenza Rev.ma

ogni più largo conforto e compia ogni suo santo desiderio!

 Ricevo la venerata lettera data da vostra Eccellenza il I marzo

e la ringrazio sentitamente.

 Circostanze speciali mi hanno impedito che sin qui consigliato la volontà del a

ritardare ad inviare a Zdunska Wola il sac.te Biagio Marabotto, e per dare modo a il quale

non si sarebbe trovato, come già prima, ostacolato venendo nello svolgimento del suo

mandato, se pur non in condizioni peggiori, da parte del sac.te Alessandro Chwiloowcz,

come mi risulta da relazioni e anche da lettere qui inviate dello stesso.

 Oggi però che la Eccellenza vostra mi scrive ha potuto direttamente prendere

conoscenza della situazione di quella casa, e che ciò si do e della sua necessità, mando,

senz’altro, il sac.te Biagio Marabotto, e metto questo mio sacerdote nelle mani di vostra

Eccellenza come un figlio, e ai piedi di vostra Eccellenza come uno straccio.

 Tale è, per divina grazia, e vuole essere la Piccola Opera della Divina Provvidenza

ai piedi della santa Chiesa, dei Vescovi e del Vicario di n. Signore Gesù Cristo.

Egli verrà da vostra Eccellenza con mia lettera e darà conto di frequente a vostra

Eccellenza ogni due mesi almeno come a Vescovo e padre dell’andamento

della casa di Z. W., e sarà pienamente ai suoi ordini e alle sue disposizioni.

Temo che il

 Purtroppo ho ragione di temere che il sac. Alessandro Cr. metterà difficoltà ai

provvedimenti che si dovranno adottare per dare alla Casa di Z. W. la sua andatura e vita

normale, secondo i Sacri Canoni e le savie norme della vita religiosa, e temo anche che

che trovi scuse pretesti per non ubbidire al suo richiamo in altra casa che, appena gli farò,

pur con ogni paterna carità. Egli anzi dice sempre di obbedire, ma poi è scaltrissimo cond prospettare nell’eludere la volontà dei Superiori: dice sempre di sì, ma poi fa di sua testa.

Forse questo così opera per il suo stato di mente, essendo egli nevrastenico,

ma è pure molto pieno di sé.

Mi Umilmente quindi prego vostra Eccellenza Rev.ma di degnarsi sostener

validamente sostenere il sac.te Marabotto, il quale agirà fortiter et suaviter, ma sempre

e solo sotto la Sua direzione di vostra Eccellenza.

 Il sac.te Alessandro - tenterà come ne scrisse anche a me, di aprire un’altra casa,

per liberarsi del Marabotto e per poter fare lui alto e basso.

 Io neanche...

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