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 +        [Tortona, li] 17 Sett.bre 1938


 Caro padre Visitatore,


 Tutto nel nome e a gloria del Signore e a servigio della sua chiesa!

 Ricevo la venerata lettura di v. Eccellenza rev.ma che si riferisce alla Albania

e alla Polonia: - tutto sarà fatto come Dio la ha ispirata di disporre, e le riferirò; -

intanto la ringrazio sentitamente per me e per tutti.

 Ora vengo ad informarla di ciò che è capitato in questi giorni.

 È giunta da Venezia una lettera di don Saroli, a me diretta ma, entro,

senza intestazione, per espresso, e anche senza una parola di scusa o di pentimento

del suo agire. Però una buona lettera dove mi pregava di consigliarlo in Domino,

prima di lasciare la Congregazione.

 Io ero assente.

 Tornato, dovetti subito partire, martedì, 13 c., per Buccinigo (Como).

Di là, dovendo anche scrivere a don Pensa per altro sacerdote, pel tramite di don Pensa,

ho risposto che mi pareva in Domino che facesse presso qualche Comunità

i santi Esercizî, - poiché non risulta che il don Saroli li abbia più fatti da alcuni anni,

forse dal 1932.

 Invitato da noi, non venne più. In questi giorni dovetti stare fuori,

a Borzonasca (Chiavari), a Genova, a Villa Moffa.

 Giunto l’altra notte, trovai lettera di don Pensa che diceva avere il don Saroli

deciso di andare a fare gli Esercizî a Roma, ai Santi Filippo e Paolo.

Jeri e Allora jeri mattina, mandai il telegramma di cui do copia.

 Ma, in risposta, ebbi una telefonata dal don Pensa

che don Saroli era già partito per Roma, dove avrebbe fatto gli Esercizî Sp.li, e che,

nel viaggio, disse che si sarebbe fermato a parlare con Mg.r Vescovo di Grosseto,

dove sarebbe ricevuto, e per sentire che posto avrebbe.

 Pure per telefono ho detto a don Pensa che comunicasse a don Saroli, subito,

il mio telegramma.

 Da jeri non ebbi più notizie.

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 Do copia esatta del telegramma stesso che la mattina del 16 sett.bre

ho mandato a don Pensa: Direttore Istituto Manin - Venezia

 A Saroli richiestone consigliai Esercizî ma per Esercizî come luogo

ritengo doveroso chieda permesso direttamente Visitatore dal quale dipende.

 Avvertilo. Prego per lui. Don Orione

 Se altro saprò, la terrò informata.

 Con molta devozione, umile servitore in Gesù Cr. e nella santa Madonna.


         Sac. G. Luigi Orione

         dei figli della Divina Provv.za

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